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Sacchi: «Il Napoli non ha saputo marcare Leao»

Alla Gazzetta: «La squadra di Spalletti era troppo lunga, come fai a organizzare il pressing in quelle condizioni?»

Sacchi: «Il Napoli non ha saputo marcare Leao»
Mg Napoli 18/04/2023 - Champions League / Napoli-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Rafael Leao-Amir Rrahmani

La Gazzetta dello Sport intervista Arrigo Sacchi. Il tema è, ovviamente, Napoli-Milan di Champions League e la qualificazione della squadra di Pioli alla semifinale.

Il Milan ha vinto anche grazie ad un gol in cui Leao ha imitato Gullit: stessa azione con cui il Milan di Sacchi realizzò la rete del 3-1 al Napoli nella partita scudetto del primo maggio 1988, poi finita 3-2 per il Milan. All’epoca c’erano Gullit e Van Basten. Sacchi ricorda benissimo.

«E come si possono dimenticare? Mi ha telefonato Galliani e mi ha detto: “Hai visto, Arrigo? Leao e Giroud hanno fatto proprio come Gullit e Van Basten!”. Già, gli ho risposto, però noi abbiamo fatto una partita d’attacco, abbiamo costretto il Napoli nella sua metà campo, questo Milan si è soprattutto difeso. Là dietro sono stati perfetti. E il gol è proprio simile: sono le coincidenze del calcio».

Sacchi lo aveva detto alla vigilia: se il Napoli non gioca d’anticipo su Leao, rischia grosso.

«E puntualmente si è verificata questa situazione. Ci sono due modi per fermare Leao: l’anticipo o il raddoppio di marcatura. Il Napoli non ha fatto nessuna di queste mosse e ha preso gol. E poi la squadra di Spalletti era lunga, troppo lunga: come fai a organizzare il pressing e a difenderti bene in quelle condizioni?».

La Gazzetta ricorda quel primo maggio del 1988. Gol di Virdis al 36’ del primo tempo e pareggio di Maradona su punizione al 46’, proprio nel recupero. Sacchi:

«Che diavolo, Diego! Mi confessò, qualche anno dopo, che non si fidava a tirare sopra la barriera perché noi avevamo giocatori molti alti. Così decise di prendere come punto di riferimento l’ultimo uomo della barriera che era Gullit, e calciò sfiorandogli l’orecchio. Un colpo da vero mago».

Sacchi ricorda quel Gullit.

«Assist dalla destra per il gol di Virdis e assist dalla sinistra per il gol di Van Basten. Era impossibile fermarlo. Un giorno parlai con Ciro Ferrara che mi disse: “Ruud era immarcabile”. Proprio così. Poi il Napoli accorciò le distanze con Careca, ma ormai avevamo la partita in pugno».

A fine partita quel Milan fu applaudito anche dai tifosi del Napoli. Sacchi ricorda:

«Già, uscimmo dal campo tra gli applausi della stragrande maggioranza del pubblico di Napoli. Non mi era mai capitato, fu un’emozione che conservo ancora come uno dei più grandi successi della carriera: gli avversari ci avevano riconosciuto il merito della vittoria. Così come fece Maradona, nelle interviste rilasciate alla fine della partita. Disse: “Il Milan merita di conquistare lo scudetto”. Era un campione, Diego. E anche un ragazzo onesto».

 

 

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