La Gazzetta esalta Barella: “nessuna sbracciata, zero proteste, solo concentrazione maniacale”

Il centrocampista è lo specchio della metamorfosi dell'Inter in Europa: quando in pochi ci credevano, ha tirato fuori orgoglio e coraggio

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Inter Milan's Italian midfielder Nicolo Barella (L) scores the opening goal during the UEFA Champions League quarter final first leg football match between SL Benfica and Inter Milan at the Luz stadium in Lisbon on April 11, 2023. (Photo by CARLOS COSTA / AFP)

Nella notte di Lisbona che ha visto tornare l’Inter, ha brillato nuovamente la stella di Nicolò Barella. Quello che abbiamo visto ieri sera in Champions League è stato un Barella da urlo, anima e cuore dell’Inter. il centrocampista azzurro ha giocato la sua miglior partita del 2023, trovando il primo gol dell’anno di testa con un grande inserimento su assist di Bastoni. La Gazzetta dello Sport si è soffermata sulla prova del centrocampista sardo, mettendone in risalto tutti i pregi.

Il “piccolo” tornato grande al Da Luz

La Gazzetta, nell’esaltare la prova del centrocampista azzurro, scrive:

“Pensi a un’Inter come quella del campionato, prigioniera delle proprie paure e dei propri limiti, e la ritrovi invece coraggiosa e spavalda in questo catino rosso che è la tana delle aquile del Benfica. E lo specchio di questa metamorfosi è proprio il numero 23 che, come molti compagni, era sembrato declinante nell’ultimo periodo. Contrordine: quando in pochi ci credevano, ha tirato fuori tutte le energie di cui è dotato, ha estratto orgoglio e coraggio fino all’ultima goccia”.

La prova di Barella non è stata solo impreziosita dal primo gol in testa in carriera. infatti, è stata quanto di più intenso e diligente non si sia mai visto quest’anno, perfetta antitesi del nervosismo palesato parecchie volte in Serie A:

“nessuna sbracciata, zero proteste, ha giocato in un ambiente caldo con una calma olimpica. Nessuna sbracciata a lamentarsi con i compagni, nessuna protesta esagitata, solo concentrazione maniacale per tutta la partita”.

L’uomo delle grandi occasioni

Nicolò Barella pare abbia un timer per quando deve affrontare le grandi squadre nei grandi stadi d’Europa. Se in campionato molte volte è apparso stanco, nervoso, frustrato per l’andamento dell’Inter e per i risultati, nei grandi palcoscenici (in modo particolare in Europa) ha sempre regalato la sua parte migliore. Ancora la Gazzetta sottolinea:

“alza il livello del suo calcio nei grandi teatri, nelle sfide in cui gli altri tremerebbero. Durante il girone aveva segnato anche al Barcellona, in un altro tempio sacro come il Camp Nou: non c’è niente di casuale in questi luoghi“.

Barella da urlo, ma che ora non vuole fermarsi

Quello al Benfica è stato il suo settimo gol in stagione (record personale), uno dei cinque centrocampisti della Serie A ad aver segnato almeno sette gol e fornito almeno sette assist in stagione.

“La compagnia è di livello – Di María, Milinkovic-Savic, Zielinski e Zaccagni -, ma Nicolò rispetto a loro vede più in là: tra una corsa e l’altra, all’orizzonte scorge davvero un derby in semifinale di Champions”.

Sempre se Nicolò al ritorno sarà decisivo come ieri sera, quando ha distrutto i sogni di un popolo staccando in alto coi suoi 172 centimetri. Dimostrando, ancora una volta, come lui sia davvero anima e cuore di questa Inter.

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