«La conferma di Stellini è stata l’ultima mossa di Paratici, la peggiore della storia del club» (Il Telegraph)

Pezzo durissimo sugli Spurs: "Un club-zimbello, chiunque se ne va poi altrove fa carriera. Stellini è solo un Conte-lite"

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Db Empoli 27/10/2018 - campionato di calcio serie A / Empoli-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabio Paratici

C’era una volta Daniel Levy che alla domanda “Cosa ne pensi del Tottenham?” rispondeva “è il miglior club del mondo”. Invece al momento “è uno zimbello di sua creazione”. La definizione è del Telegraph, che ci va giù abbastanza pesante.

“Le dimissioni di Fabio Paratici – scrive Matt Law – significano che il Tottenham è ora il più grande club del mondo senza allenatore permanente, nessun direttore sportivo e un capo allenatore ad interim che molti tifosi vorrebbero vedere esonerato”.

Perchè “è stato su consiglio di Paratici, in quello che sarebbe stato uno dei suoi ultimi atti da dipendente degli Spurs, che Levy ha accettato di mantenere e promuovere il fidato luogotenente di Antonio Conte Cristian Stellini al suo nel posto“.

“Ora Paratici se n’è andato e non sarebbe una grande sorpresa se Stellini e il resto del vecchio staff di Conte, che probabilmente si staranno chiedendo perché sono ancora nel più grande club del mondo, lo seguissero prima della fine della stagione”.

“Stellini si è confermato un Conte-lite, il che non è un male ed è del tutto comprensibile ma non è quello che i tifosi del Tottenham, o alcuni giocatori, volevano e di certo non ha portato a nessun tipo di rimbalzo. Alcuni addirittura considerano la sua promozione come la peggiore decisione mai presa da Levy, ma c’è molta concorrenza in quel campo”.

“Paratici può almeno consolarsi per il fatto che il Tottenham non ha esattamente dimostrato di essere un killer di carriere”. Ovvero, scrive il Telegraph: “Ogni volta che uno lascia gli Spurs, la sua carriera migliora”.

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