Jovanotti: «Mi fa piacere per lo scudetto al Napoli. I napoletani sono i più grandi festeggiatori del mondo»
Alla Gazzetta: «Quando ero ventenne Berlusconi volle incontrarmi ad Arcore e poi mi portò con l'elicottero a vedere il Milan a San Siro».

Mg Torino 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-VIctor Osimhen-Min Jae Kim
La Gazzetta dello Sport intervista Jovanotti. Il tema sono il ciclismo e lo sport in generale. Jovanotti ha appena concluso la sua ultima avventura: 3500 chilometri di pedalate tra Ecuador e Colombia. Il viaggio, filmato e raccontato col telefonino, è diventato un docureportage in 22 puntate che andrà in onda da domani su Raiplay. Jovanotti spiega perché lo ha fatto:
«E perché no? In verità solo chi va in bici o chi frequenta gli sport della fatica può capirlo davvero. La bici è una grande maestra. È passione! Il viaggio, fin dall’Odissea, è ricerca, ma anche un modo per azzerare tutto è ripartire. E farlo in bici significa andare incontro alla fatica. A me piace cercarla sulle salite più lunghe e impegnative. La fatica che scegli è un regalo».
Da tifoso è per gli sport di fatica?
«Certamente: ciclismo e pugilato più che il gioco del calcio. Vi ricordate i calciatori degli anni 70 che appena finita una partita si mettevano a fumare? O quel genio di Maradona? Poteva anche non allenarsi, poi entrava in campo e risolveva le partite. Nel calcio il talento e l’abilità possono mascherare una difficoltà atletica, nel ciclismo se non tieni le ruote in salita non c’è talento che tenga…».
Per quale squadra tifa Jovanotti?
«Di solito dico Roma, ma solo perché mio papà era romanista».
E sullo scudetto praticamente assegnato al Napoli:
«Mi fa piacere. Era la squadra di Maradona e i napoletani sono i più grandi festeggiatori del mondo. Sono curioso di vedere che cosa si inventeranno».
Jovanotti dice di essere andato poche volte allo stadio.
«Poche volte. A San Siro per l’Inter, invitato da Milly Moratti, e quando ero ventenne, con Berlusconi. Mi volle incontrare ad Arcore e poi mi portò con l’elicottero a vedere il Milan».