Il Napoli senza schemi fissi è il capolavoro “flessibile” di Spalletti (L’Equipe)

I francesi provano a decriptare la tattica del Napoli: con o senza palla, la squadra è "liquida" e "malleabile". Gli avversari non sanno mai davvero come comportarsi

Spalletti

Ci Napoli 02/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Liquido, flessibile, malleabile. L’Equipe cerca di decriptare tatticamente il Napoli di Spalletti. Ed elogia la lezione del tecnico italiano, che non si nasconde: “Se non parla di schemi o di circuiti immutabili, non è che stia cercando di proteggere un segreto industriale. Risponde così perché ritiene che il miglior approccio tattico sia ora liquido”.

L’Equipe scrive del 4-3-3 col triangolo di centrocampo in evoluzione costante, che si trasforma in 4-2-3-1 e poi in un 4-2-piatto. Ma i numeri sono numeri e basta.

“Questa malleabilità si riflette anche nel gioco senza palla – spiega il giornale francese – Capace di pressare fortissimo, altissimo, questo Napoli si affida in particolare ai movimenti di Zielinski per farlo”. “La struttura di questa squadra è in continua evoluzione. Nelle intenzioni di gioco e nei lanci, le cose non sono molto più fisse. Certo, alla banda di Spalletti piace possedere palla e raddoppiare i passaggi, ma non si vietano nulla. Vista la varietà di soluzioni che le offre Osimhen, sbaglierebbe a ragionare diversamente. In grado di fungere da punto fermo con le spalle alla porta, il nigeriano non è lontano dall’essere il migliore in profondità in Europa. Tuttavia, quando le circostanze lo richiedono, la retroguardia napoletana non esita a saltare certi passaggi per lanciarlo. Quando il pressing avversario è efficace, Kim Min-jae e Amir Rrahmani non si fanno scrupoli ad allargare e puntare sugli spazi avversari. Di conseguenza, la squadra avversaria non è mai del tutto sicura su quale piede ballare”.

Insomma, scrive L’Equipe, “la capolista della Serie A oscilla tra un gioco di possesso, in cui i singoli godono di grande libertà di movimento, e un calcio più diretto”. Ma “in fondo sono pochissimi gli ambiti in cui il flessibile Napoli non eccelle in questa stagione”.

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