Ancelotti: «Il Var ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, si usa troppo»
Torna sulla sua vecchia polemica: «Era nato per ovviare a errori chiari ed evidenti. Quando Davide avrà voglia di cominciare da solo, lo farà e anche bene».

Lipsia (Germania) 25/10/2022 - Champions League / Lipsia-Real Madrid / foto Imago/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti ONLY ITALY
Carlo Ancelotti è stato intervistato a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Ha parlato del suo futuro: «Le chiacchiere le porta via il vento. Ho un contratto col Real Madrid fino al 30 giugno 2024 e mi piacerebbe rispettarlo».
Ma ha parlato anche di altro, come ad esempio del Var e dell’utilizzo che se ne fa.
«Non sono molto contento di come viene applicato il Var. In questo momento ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, vi si ricorre troppo spesso. Era nato per ovviare a errori chiari ed evidenti, ma ora viene troppo richiesto il suo intervento, deve essere un po’ cambiato. Sui falli di mano c’è ancora molta confusione».
Quando ancora allenava il Napoli, dopo la pessima direzione di gara di Giacomelli in Napoli-Atalanta, in un confronto pubblico con Rizzoli pose la domanda: “ma chi decide? L’arbitro o il Var?». Domanda che fondamentalmente è rimasta senza risposta.
Del figlio Davide ha detto:
«Sta finendo il corso per allenatore di Uefa Pro in Galles, terminerà a maggio e poi potrà allenare qualsiasi tipo di squadra. Non allenerà a Basilea perché si trova bene qui e vogliamo continuare qui. Il giorno in cui avrà voglia di cominciare da solo, credo che lo farà e lo farà anche bene».
Si è definito in apprensione per Silvio Berlusconi:
«Sono molto legato a lui, spero che vada tutto bene. Berlusconi è stato, è e sarà una persona molto amata da tutti. È stato un grande presidente, che stimolava e aiutava nei momenti difficili e metteva un po’ di pepe in quelli buoni. Nei momenti di difficoltà si poteva contare sul suo appoggio».
Di Milan-Napoli ha detto: «sarà una partita molto equilibrata e molto incerta».
Ha aperto al tempo effettivo : “Ci potrebbe essere l’idea di mettere il tempo effettivo per evitare questi maxi-recuperi. Alcune cose si possono fare”.
Infine ha parlato del calendario, dei ritmi del calcio.
«È una stagione molto esigente con troppe partite. C’è stato un Mondiale con 15 giocatori del Real coinvolti, poi la Supercoppa di Spagna in Arabia, il Mondiale per club in Marocco a febbraio. Dal 30 dicembre al 20 marzo abbiamo giocato ogni tre giorni. In campionato non siamo riusciti ad avere la continuità del Barcellona. Il calendario è assurdo e anche lì bisognerebbe fare qualcosa. Ma abbiamo da giocare la finale di Coppa del Re e i quarti di Champions, la stagione è ancora aperta. E non dimentichiamo che abbiamo già portato a casa la Supercoppa Europea e il Mondiale per club».