«Al City Balotelli si fece espellere e Mancini scese negli spogliatoi e gli lanciò una borsa»
«Contro la Dynamo Kyiv è stato espulso dopo circa 20 minuti. Mancini si è precipitato nello spogliatoio ha visto una delle borse dei giocatori e l'ha lanciata in testa a Balotelli»

Manchester City's Italian manager Roberto Mancini (R) arrives with Manchester City's Italian forward Mario Balotelli (L) for a training session in Manchester, north-west England, on September 17, 2012 ahead of their UEFA Champions League Group D football match against Real Madrid on September 18. AFP PHOTO/PAUL ELLIS (Photo by PAUL ELLIS / AFP)
A parlare è l’ex magazziniere del Manchester City, Les Champan, che al podcast Ninety Three Twenty ha rivelato alcuni aneddoti sulle liti tra Mancini e Balotelli. L’allenatore e l’attaccante, entrambi italiano, hanno lavorato insieme al City.
Il Daily Mail riporta alcuni aneddoti rivelati al podcast. Quello che più interessa al tabloid inglese risale al derby contro lo United vinto 6-1 dal Mancio. Per festeggiare il gol, Mario aveva indossato una maglietta con su scritta la domanda “Why always me?”, “perché sempre io?”.
«Un giorno Mario mi ha portato in giro e mi ha detto “Voglio questo stampato sulla mia maglietta, cosa ne pensi?” Ho detto sì, lo stamperò, ma [gli ho detto] non puoi avere niente che sia offensivo per i fan dello United o per chiunque altro. È uscito con una o due idee ma ho risposto “No, Mario” e poi ha detto “e perché sempre io?” Non appena l’ha detto, ho pensato che fosse quasi perfetto e poi sono finito nei guai dopo la partita».
Champan ha poi parlato anche del rapporto tra Balotelli e Mancini:
«Una sera abbiamo giocato contro la Dinamo Kiev e lui è stato espulso dopo circa 20 minuti. Quindi è andato nello spogliatoio e io l’ho seguito ed è rimasto seduto lì davanti al suo armadietto in silenzio. I successivi dieci secondi Mancini è arrivato in fretta nello spogliatoio, imprecando e urlando a squarciagola in italiano, agitando le braccia. Sembrava posseduto e impazzito mentre la partita andava avanti. Si è girato per tornare in campo e ha visto una delle borse dei giocatori – la valigetta Louis Vuitton di Pantilimon – Mancini l’ha raccolta, si è girato e l’ha lanciata in testa a Balotelli.
Il racconto continua:
«Mario si è abbassato ed la borsa ha colpito il retro del suo armadietto. Mancini gli è corso di nuovo incontro, urlando di nuovo. Mi sono messo in mezzo a loro pensando che stessero per darsele di santa ragione. Poi Mancini si è voltato ed è andato a vedere la partita. Succedeva sempre qualcosa. Aveva grandi qualità ma non è non è mai stato un giocatore di squadra».