Milan: il Tar obbliga la Figc a mettere a disposizione le carte della vendita a BlueSky

Cardinale si difende definendola "una mossa per ottenere vantaggi ecomici". BlueSky invece dichiara di avere "diritto di credito"

Cardinale Milan RedBird

Mg Milano 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gerry Cardinale

Il Tar, nella giornata del 28 marzo, ha accettato il ricorso di BlueSky ad accedere al faldone della vendita del Milan, obbligando la Figc a consegnarlo entro un mese. L’azienda finanziaria, ex socia del fondo proprietario dei rossoneri, ha richiesto i documenti per vederci chiaro, in quanto si ritiene danneggiata nel passaggio del club milanese nelle mani di RedBird.

La risposta dei legali di Cardinale e del Milan è stata al quanto chiara definendola “una moltitudine ingiustificata di iniziative giudiziarie di natura temeraria e pretestuosa”, dove Blue Skye ha portato avanti una “spregiudicata finalità emulativa macroscopicamente diretta a ottenere vantaggi economici ulteriori”.

BlueSky ha dichiarato che si sente danneggiata dalla vendita a RedBird, perché “avvenuta con modalità tali da pregiudicare il suo diritto di credito”. La Gazzetta, inoltre, rivela che la società ha reso noto la cifra della vendita del Milan, scrivendo che “è stato reso noto il prezzo ‘della compravendita, pari a 1.123.036.449,06 euro, in una combinazione di contanti per 533.036.349,06 euro e loan notes emesse dall’acquirente.” – rivelando – “Cardinale, quindi, respinge le lamentele di Blue Skye sostenendo che “nulla è cambiato, perché nella sostanza il pegno si è trasferito dalle azioni del Milan ai proventi della vendita di tali azioni”.

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