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Lazio-Roma, Mancini nudo urla a Romagnoli «pezzo di merda». Spinte e urla di Luis Alberto contro Foti

La cronaca delle risse e dei litigi negli spogliatoi. Lo staff di Mourinho costretto a dividere i litiganti. Coinvolto anche il segretario generale della Lazio 

Lazio-Roma, Mancini nudo urla a Romagnoli «pezzo di merda». Spinte e urla di Luis Alberto contro Foti
Roma 20/03/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Lazio / foto Image Sport nella foto: Mancini

Sui quotidiani la fotografia del derby di Roma tra risse e momenti altissimi di tensione tra giocatori della Lazio e colleghi della Roma. Con un seguito, come raccontato, anche tra Lotito e Mourinho. Quattro gli espulsi durante la partita e momenti di tensione altissima anche nello spogliatoio, al termine del match. Tutto è nato da una deviazione di percorso dei giocatori della Lazio, che sono passati davanti allo spogliatoio della Roma, per provocare gli sconfitti.

Il Corriere dello Sport scrive:

“Quando sono passati i giocatori della Lazio davanti allo spogliatoio della Roma, deviando dal percorso che fanno normalmente, alcuni giocatori giallorossi l’hanno vista come una provocazione ed è successo di tutto. Al passaggio di Romagnoli, Mancini è uscito dallo spogliatoio ancora senza indumenti. Era furioso, raccontano che aveva detto di bloccare la porta degli spogliatoi della Lazio. Tra i due ci sono stati scambi di parole pesanti”.

La Gazzetta racconta queste parole.

“Uscendo dal campo Romagnoli infatti – secondo la Roma deviando dal percorso autorizzato – sarebbe passato davanti allo spogliatoio della Roma, dicendo ad alta voce: «Ora non parlate più?». A quel punto è uscito Mancini – descritto nudo – che avrebbe insultato il laziale con un «pezzo di merda»”.

E non è finita lì. Il Corriere dello Sport continua:

“Quando è passato Luis Alberto, la tensione è salita ancora di più. Il giocatore della Lazio è quasi entrato in rotta di collisione con Foti, vice di Mourinho, sono stati divisi in tempo. Spinte, urla. Sono intervenute anche altre persone dello staff di Mourinho: Rapetti e Cerra, espulso domenica scorsa contro il Sassuolo. Nel parapiglia è rimasto coinvolto anche il segretario generale della Lazio, Armando Calveri”.

Oggi, scrive la Gazzetta, la Procura Federale potrebbe far partire un’inchiesta. Le tensioni, del resto, erano iniziate già in campo. Al 42esimo minuto del primo tempo i primi scontri. Romagnoli era caduto a terra dopo un contrasto aereo con Belotti. Pedro ci ha messo un po’ a mettere fuori campo il pallone per favorire il soccorso. La ricostruzione del CorSport.

“Nuno Santos gli si era fatto incontro per dirgli qualcosa. Pedro aveva reagito con un sorrisetto. La panchina della Roma s’era scaldata scatenando la reazione della panchina della Lazio, arrivata in massa fino all’area tecnica giallorossa. È qui che Ianni e Nuno Santos sono stati espulsi. In campo era piombato anche il diesse Tare. A fine partita un’altra rissa. Tutti contro tutti a centrocampo, panchine comprese. Marusic aveva esultato sotto la Tevere incrociando lo sguardo dei giocatori della Roma. Cristante, infuriato, aveva cercato il contatto con il montenegrino. Luca Pellegrini era intervenuto per placare Cristante che aveva reagito quasi con una testata. Mancini intanto aveva messo una mano in faccia a Marusic. Divisi i gruppi, era intervenuto l’arbitro Massa: rosso per Marusic e Cristante”.

Nel post partita, Luis Alberto ho parlato alle tv raccontando parte della vicenda senza entrare nei dettagli:

«Sono usciti dal campo e a hanno continuato quello che hanno fatto in partita. Ora penso solo alla cena con lamia
famiglia e a bere un bicchiere di vino. Quando si parla prima di una partita, dopo bisognerebbe stare zitti. Loro hanno parlato troppo, come sempre fanno, e ora si sono sentiti incu…»

Il Messaggero commenta:

“Una tensione, quella della Roma, ormai spesso ingiustificata che porta ormai i giallorossi a scattare come una molla al primo episodio controverso o appena qualcosa non segue il copione prestabilito. Il risultato è che mentalmente la squadra si crea degli alibi additando come colpevole chiunque non sia dalla sua parte”.

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