“Le fatiche del Maradona sono un macigno, ma l’incubo è sempre lo stesso. La Lazio non sa gestire il vantaggio, senza Immobile nessuno la mette dentro”

La Lazio ha perso 1-2 in casa contro l’Az Alkmaar nell’andata degli ottavi di Conference League. La squadra di Sarri non ha ripetuto l’exploit visto contro il Napoli al Maradona. Proprio alla prestazione contro il gruppo di Spalletti fa riferimento Il Messaggero, nel commentare la partita europea.
“Vinci a Napoli e poi muori subito dopo. Stavolta Sarri aveva ancora più ragione a temere il pericolo per la prima sconfitta interna in Europa dal suo sbarco. Le fatiche del Maradona sono un macigno, ma alla fine l’incubo è sempre lo stesso. La Lazio non sa gestire il vantaggio, viene rimontata dall’Az Alkmaar e finisce moribonda al tappeto. Bastano un paio di pause di troppo e il tasto torna off. I biancocelesti crollano fra primo e secondo tempo, nel Dna non hanno il cinismo iniziale di Pedro. Incide il suo nome con la terza infilzata nelle Coppe (gli mancava solo la Conference in carriera), il cavaliere mascherato spagnolo, ma la Lazio finisce con un pugnale nello stomaco, fra i fischi dei diciannovemila imbufaliti (anche per alcuni tornelli chiusi) all’Olimpico, e con il peso di un ritorno complicato. Oltretutto poi a tre giorni dal derby capitolino”.
La Lazio ha dovuto fare a meno di Immobile, infortunato dopo le fatiche del Maradona.
“Senza Immobile, nessuno la mette dentro, anche questo è il solito ritornello. La Lazio è stanca, ha bisogno di mettersi a letto ma, dopo essersi divorata tutto, con lo stomaco ancora in subbuglio. Dopo un raggio di sole, c’è di nuovo il buio”.
Nel post partita, l’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, ha commentato così la sconfitta:
«Ci abbiamo messo del nostro stasera, perché abbiamo fatto bene nella prima parte di partita. Poi abbiamo cambiato atteggiamento palleggiando nella nostra area, rischiando qualcosa di troppo e permettendo agli avversari di fare ciò in cui sono più bravi. Invece di continuare sulla falsa riga della prima parte di gara abbiamo permesso loro di arrivare in area. A volte siamo usciti bene e siamo tornati sul portiere, alla lunga finisci per rischiare qualcosa. Noi abbiamo esagerato per concetto, a volte con 3 passaggi avevamo fatto fuori tre avversari e siamo tornati dal portiere. Va bene uscire da dietro, anche se su questo terreno è duro, oggi però mi è sembrata un’esagerazione».