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Plusvalenze, interviene il Governo: stretta sulle operazioni fittizie 

Ne scrive Il Sole 24 Ore. Cancellata la possibilità di rateizzazione fiscale dopo un solo anno di proprietà. La dilazione sarà ammessa solo se c’è un effettivo trasferimento di denaro

Plusvalenze, interviene il Governo: stretta sulle operazioni fittizie 
Db Milano 25/02/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Udinese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: palloni

Il Governo interviene sulle plusvalenze. Con un emendamento al decreto Milleproroghe, l’esecutivo introduce una stretta. Ne scrive Il Sole 24 Ore.

“La nuova regola, che va a modificare l’articolo 86 del Testo unico sulle imposte sui redditi, prende la forma di un
emendamento governativo che sarà presentato oggi al Milleproroghe in discussione al Senato e agisce nei due modi”.

Innanzitutto, non sarà più possibile ripartire il reddito della plusvalenza realizzata in un’operazione di mercato per un massimo di cinque anni, con conseguente rateizzazione anche della sua tassazione, come è avvenuto finora. Sono introdotti due limiti. Finora i club potevano dilazionare il carico fiscale delle plusvalenze relative alla cessione di un giocatore anche se lo possedevano da un anno soltanto, con il nuovo emendamento, invece, sarà possibile solo se il calciatore è di proprietà del club da almeno tre anni.

“A cambiare però, e questa è la seconda parte dell’intervento, sono anche le regole generali per le rateizzazione. Il testo attuale permette di fatto un regime di favore per le società sportive, che possono diluire la plusvalenza anche quando il «bene», in questo caso il giocatore, rimane per un solo anno nella proprietà del club, mentre le altre imprese hanno bisogno di mantenerlo in portafoglio almeno per tre anni per vedersi aprire le porte della dilazione. Il regime di favore, nato dal fatto che la velocità di cessione dei cartellini è mediamente maggiore rispetto ai beni della generalità delle imprese, viene ora abolito, allineando la disciplina dello sport a quella generale che impone di aspettare il triennio”. 

Questo limiterà le plusvalenze finte, realizzate dai club solo per sostenere i loro conti ma che non hanno un corrispettivo effettivo di mercato.

C’è poi il secondo intervento, che si riferisce agli scambi di giocatori senza effettivo passaggio di denaro. L’emendamento stabilisce che quello che non è quantificabile in moneta non potrà essere rateizzato e dunque sarà tassato subito. La rateizzazione fiscale sarà permessa solo per la quota versata cash per il trasferimento del giocatore.

“Da questa ragione nasce il doppio regime: sulle plusvalenze che si traducono in un effettivo scambio di denaro la mano del fisco è più leggera, e permette di spalmare l’incremento di reddito su più anni a patto di rispettare la regola generale dei tre anni. Per quelle che producono numeri nei bilanci ma non trasferimento di denaro, invece, non c’è scampo: vanno integralmente ad alimentare il reddito dell’anno, e quindi le imposte da pagare, con un disincentivo che dovrebbe frenare il fenomeno dei maquillage dei bilanci messo sotto i riflettori dalle ultime inchieste della Guardia di finanza”.

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