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Pioli: «Domani giocherà Maignan. Sta bene ed è molto motivato»

In conferenza: «De Ketelaere si sta inserendo in un sistema completamente diverso. Non è solo un bravo ragazzo, coi bravi ragazzi ci mangio la pizza ma lui ci farà vincere le partite»

Pioli: «Domani giocherà Maignan. Sta bene ed è molto motivato»
Db Milano 32/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Stefano Pioli, allenatore del Milan, durante la consueta conferenza stampa pre partita ha confermato la titolarità di Maignan, ristabilito dopo il lungo infortunio al polpaccio. Altri i temi trattati dal tecnico rossonero che domani sera sfiderà l’Atalanta in casa.

Queste le parole di Pioli riportate da Tutto Mercato Web:

Chi riesce a far prima male all’avversario: è questo il tema di domani?
«Chi riesce a far prima male all’avversario non lo so, ma l’Atalanta è una grande squadra. Ha tecnica e fisicità, anche noi abbiamo le nostre caratteristiche e credo sarà una sfida aperta».

Maignan come sta? E Ibra?
«Ibra sta sempre meglio, mentre Bennacer e Calabria non saranno convocati e dovrei riaverli per Firenze, così come Florenzi. Domani giocherà Mike. Tata ha fatto pienamente il proprio dovere. Ha faticato all’inizio perché era da tanto che non giocava, poi ha trovato ritmo e ha dato un buon contributo in sua assenza, tra l’altro ultimamente non è stato benissimo. Mike è stato un leone in gabbia, sta bene ed è molto motivato, sicuramente ci darà un grande apporto».

L’Atalanta per voi è sempre una partita chiave. Cosa si aspetta da Maignan dopo tre clean-sheet consecutivi?
«Una partita molto importante, adesso lo è perché la classifica per la Champions è molto corta. Abbiamo l’occasione per allungare su di loro. Mi aspetto una partita combattuta, l’Atalanta è una squadra di duelli, contrasti, ripartenze. Noi stiamo bene di testa e di gambe, vogliamo giocare la nostra partita al massimo, vogliamo provare a controllare meglio la partita, stando attenti in fase difensiva».

Maignan è ovviamente la notizia del giorno:
«È stato il migliore portiere della scorsa stagione, ci dà tantissimo ed è un portiere molto comunicativo. Avrà più tempo e spazio, come spesso succede con l’Atalanta, per iniziare l’azione. È comunque un giocatore che non gioca da 5 mesi, avrà bisogno di un po’ di tempo ma ci aspettiamo tanto e sono molto contento del suo rientro».

Sul nuovo modulo e il ruolo di Leao nel nuovo sistema, Pioli ha dichiarato:
«Credo che sarebbe una soluzione sbagliata per un allenatore intraprendere una strada che non fa felice uno dei calciatori più importanti. Da sempre nel Milan è uno dei giocatori con più libertà, ha un modo di sentire il gioco tutto suo e spesso fa quello che il suo intuito gli dice, non quello che gli dico io. Comunque è assolutamente contento».

Sul possibile ritorno di Ibra:
«Potrebbe, la prima convocazione che gli ho fatto col Torino era per farlo tornare col gruppo, sa quanto ha lavorato e sofferto per tornare a disposizione. Poi ora è a disposizione, è pronto per giocare».

Si può dire che, è il momento ideale per ritrovare tutti i senatori come Maignan, Ibra e Florenzi?
«Più giocatori di personalità e leader ci sono a disposizione più ci sentiamo convinti e forti. L’aspetto tecnico e tattico è importante, ma quello mentale è fondamentale. Serve la convinzione e la personalità di farsi dare il pallone e poi gestirlo bene».

Delle sue 800 panchine qual è quella col Milan che vorrebbe cancellare e quale da ricordare?
«L’ho scoperto ieri sera che taglio un bel traguardo. 800 panchine non sono poche ma non voglio fermarmi qua. Voglio arrivare a 1000 panchine da allenatore del Milan, so che non sarà semplice ma l’obiettivo è quello. È difficile, continuo a credere che tutte le mie esperienze mi abbiamo cresciuto e portato fino a qui. Quando vinci uno Scudetto è chiaro che quella diventa una gara di riferimento».

Cosa ha avuto Bennacer visto che è un mese che è fermo?
«Una piccola lesione muscolare, abbiamo provato a recuperarlo per il Tottenham anche per problemi di lista e sta bene, ma non è ancora il caso di rischiarlo».

La domanda su De Ketelaere non può mancare. A Pioli viene chiesto se non sia il caso di procurargli uno shock per toglierlo da questo strato di domopak, per scuoterlo un po’:
«Ho parlato tanto con Charles in questi mesi, è un ragazzo giovane che si sta inserendo in un sistema completamente diverso. Mai come nelle ultime settimana l’ho visto così convinto e a suo agio. Non è solamente un bravo ragazzo, coi bravi ragazzi ci vado a mangiare la pizza ma lui ci farà vincere le partite».

Domani arriva Hojlund, è prevista una marcatura speciale per lui?
«L’avevamo studiato in una gara tra Salisburgo e Sturm e fece una gara incredibile. Troviamo un centravanti molto diverso rispetto a quelli che abbiamo affrontato recentemente, ci vorrà molta attenzione anche sulla profondità viste le sue caratteristiche».

Il Milan è cresciuto tanto con la difesa a tre e con il Monza i braccetti hanno partecipato molto all’azione: qual è lo step successivo?
«Controllare di più le partite, con il Monza nella ripresa ci siamo abbassati troppo coi centrocampisti e la pressione delle punte deve essere maggiore. I terzi devono andare, Tomori e Kalulu hanno qualità e attaccare con questi giocatori può darci imprevedibilità».

Su De Ketelaere: è un giocatore che ha sbagliato dei gol, ma all’appuntamento ci è arrivato. Sulla fascia destra, alternato a Diaz, potrebbe essere una soluzione?
«Sul centro-destra dove gioca Brahim sì, ma anche centro-sinistra. Nel Bruges svariava molto e le sue occasioni da gol stanno aumentando, arriverà: il primo gol che farà sarà fortunoso, io me lo immagino così».

C’è qualcuno che si sta allenando bene e la sta mettendo in difficoltà?
«Difficile per me fare le scelte, le faccio provando dispiacere. Meriterebbero tutti di giocare. Si gioca in 11, ma quello che vedo nei loro occhi mi rende felice ed orgoglioso e mi rende difficile fare scelte. Si va avanti a mettere in campo la migliore formazione possibile per la partita, i ragazzi questo lo sanno».

Sulla possibilità di cancellare il brutto mese di gennaio, Pioli ha chiarito:
«Mancano 15 partite di campionato e la Champions, la storia si farà alla fine, io voglio pensare alla prossima partita. Possiamo giocare e vincere le prossime partite, dobbiamo essere focalizzati su questo».

Pioli conferma che se ritorna Calabria si potrebbe tornare alla difesa a 4:
«Sì sì, si può. In base alla caratteristiche dei giocatori possiamo schierarci in modo differente. Si può tutto. Non è il sistema di gioco che ci fa vincere, ma i principi e la qualità che ci mettiamo nelle giocate».

Come si possono limitare le occasioni da gol sprecate?
«In tutte e tre le partite abbiamo avuto l’occasione per chiuderla e gestire con meno ansia, dobbiamo essere più concreti e determinati. Dobbiamo essere molto attenti e qualitativi».

Secondo Pioli la crisi è finita, testa a domani:
«Il momento difficile non c’è più. Conosco la squadra, non c’è più a prescindere dalla partita di domani. Poi domani è uno scontro diretto e vincere darebbe ancora più entusiasmo, fiducia, energia. Non abbiamo mai vinto 4 partite di fila quest’anno, è un’occasione».

Che Atalanta si aspetta?
«Dipenderà molto dai due trequartisti, se saranno veramente Lookman e Boga. Sono sicuramente più veloci ma le posizioni sono le stesse, sappiamo cosa aspettarci. Adesso è importante coprire anche le seconde palle e le zone fuori area».

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