La Süddeutsche: che tristezza gli ultras che di questi tempi usano il linguaggio della guerra

Il giornale tedesco racconta la storia dello striscione dei Fedayn rubato e bruciato: "si parla di trofei di guerra, bottini e azioni militari. Totalmente fuori luogo"

Fedayn Roma ultras partita curva sud

Db Reggio Emilia 13/02/2022 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Roma

La storia dello striscione dei Fedayn romani rubato e poi bruciato allo stadio dagli hooligans della Stella Rossa è arrivata anche in Germania. La racconta ai tedeschi un pezzo della Süddeutsche Zeitung firmato dal corrispondente da Roma Oliver Meiler.

Meiler riassume i fatti, cercando anche con un tono un po’ avvilito, di spiegare i nodi degli eventi. Niente di nuovo per noi che ne leggiamo da giorni sui giornali italiani. Ma in premessa sottolinea l’aspetto ridicolo della questione. Una questione – ne abbiamo scritto anche noi – che a volte sembra solo un incredibile gioco di ruolo per adulti mai cresciuti: gli ultras.

Ci sono storie che hanno bisogno di una premessa – scrive Meiler – in una certa misura di un disclaimer. In questa storia dal bizzarro mondo degli ultras del calcio italiano e serbo, i protagonisti usano il linguaggio della guerra, ma in tempi veramente bellici come questi sembra ancora più fuori luogo del solito: si parla di trofei di guerra, bottino di guerra e dichiarazioni di guerra, di stendardi e azioni militari”.

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