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La società accusata di aver truffato Bolt, si difende

L’azienda ha affermato che un dipendente potrebbe aver alterato e generato documenti fraudolenti del cliente, comprese richieste di riscossione

La società accusata di aver truffato Bolt, si difende
Rio de Janeiro (Brasile) 18/08/2016 - Atletica leggera / Olimpiadi Rio de Janeiro 2016 / foto Imago/Image Sport nella foto: Usain Bolt ONLY ITALY

La società di investimento Stocks and Securities Limited ha dichiarato di aver collaborato con le forze di sicurezza e gli investigatori per chiarire la frode in cui tra le vittime c’è l’ex velocista Usain Bolt.

La società ha rimarcato in un rapporto che è falso che gli amministratori e il management di SSL abbiano cercato di disporre dei beni per contrastare gli sforzi delle autorità per prenderne il controllo e che la nomina di un amministratore non era per liquidare la società, in riferimento alla truffa che ha colpito Bolt.

SSL ha osservato che il 10 gennaio aveva notificato alla Financial Services Commission (FSC) la scoperta dell’apparente frode e l’immediata azione intrapresa:

“Stocks and Securities Limited (SSL) sta attualmente indagando sulle accuse di presunta frode commessa da un dipendente nel ruolo di customer relationship manager”, ha dichiarato SSL a FSC.

L’azienda ha affermato che sembra che un dipendente abbia alterato e generato documenti fraudolenti del cliente, comprese richieste di riscossione e dichiarazioni per eludere i protocolli interni.

SSL si è rammaricata che gli eventi abbiano avuto enormi conseguenze negative per i clienti e per il personale di lavoro di SSL: “L’obiettivo deve essere la giustizia per tutti i clienti interessati, famosi o sconosciuti. Questo è il nostro obiettivo e continueremo a supportarlo in ogni modo possibile”.

La società è rimasta coinvolta in una frode che, ad oggi, ha raggiunto i 3 miliardi di dollari, spingendo il governo della Giamaica a richiedere l’assistenza dell’FBI per recuperare eventuali beni.

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