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Il Napoli dimostra che per fare calcio ad alto livello non ci si deve per forza dissanguare (Gazzetta)

De Laurentiis ha tracciato la via della sostenibilità. Ha costruito il Napoli da scudetto e da vetrina Champions senza metterci nemmeno un euro

Il Napoli dimostra che per fare calcio ad alto livello non ci si deve per forza dissanguare (Gazzetta)
Db Dimaro (Tn) 14/07/2018 - amichevole / Napoli-Gozzano / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

La Gazzetta dello Sport commenta i dati relativi al bilancio chiuso dal Napoli al 30 giugno 2022. Le perdite sono di 52 milioni, ma in miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Il Napoli si presenta come un modello di sostenibilità.

“Osimhen, Kvaratskhelia, Kim, Di Lorenzo, Spalletti, eccetera eccetera. Sono i volti del Napoli scintillante di questi giorni, anzi di questi mesi. Sopra tutto e tutti, però, c’è l’ex re dei cinepanettoni che, da quando è sbarcato come un alieno nel calcio italiano, ha tracciato la via della sostenibilità smentendo l’assunto che per banchettare con l’aristocrazia del pallone ci si debba dissanguare. Aurelio De Laurentiis ha costruito il Napoli da scudetto e da vetrina Champions senza metterci nemmeno un euro”.

De Laurentiis non ha immesso capitale nelle casse del Napoli, né durante la pandemia né nella scorsa stagione.

“Il patron, che controlla il club azzurro attraverso la Filmauro, non ha dovuto immettere capitale nemmeno nella scorsa stagione. E non l’ha fatto in quella attuale, che presenta un quadro economico-finanziario nettamente migliore dell’esercizio 2021-22 chiuso con una perdita di 52 milioni. Neanche durante l’emergenza pandemica ADL è venuto meno al suo mantra, quello dell’autosufficienza, mentre gli azionisti di altri top club hanno dovuto mettere mano al portafogli: 700 milioni per Exor e i piccoli soci (Juventus), 280 per Elliott (Milan), 500 per Friedkin (Roma), calcolando gli esborsi dal 2019”.

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