In conferenza: «Se c’è frustrazione, deve venire fuori. Abbiamo discusso, ho ascoltato bene i giocatori, spero che anche loro abbiano ascoltato bene me».
L’allenatore del Psg, Christophe Galtier, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’appuntamento di Champions League contro il Bayern Monaco. Si è detto convinto del fatto che domani il Psg si mostrerà diverso da quanto fatto nelle ultime uscite.
«La squadra di domani non assomiglierà per niente al gruppo che si è trasferito a Monaco (1-3). Quasi tutti i miei giocatori sono abituati a questi grandi incontri. Certo, abbiamo un avversario di qualità ma in questi incontri importanti i miei giocatori sanno alzare il loro livello di gioco, i loro standard e la loro applicazione».
Kylian Mbappé ha lavorato in gruppo. A Galtier è stato chiesto se sarà titolare, giocherà solo 20 minuti o se spaventerà i tedeschi dalla panchina.
«Kylian si è allenato individualmente ieri e in gruppo oggi. Non pensavo che Kylian si sarebbe allenato individualmente ieri. Dopo aver discusso con lo staff, il medico, la direzione sportiva, abbiamo deciso che Kylian, dal momento in cui si sentiva bene, potesse partecipare all’allenamento. Per quanto riguarda la convocazione, non è ancora sicura. Esamineremo domani mattina. Le prime domande verranno poste a Kylian su come si sente. Kylian ha fatto un lavoro straordinario per darsi le migliori possibilità possibili di essere disponibile. Ma in questo momento non posso dirlo. Se sarà tra i convocati sarà per giocare. Non farà la sua comparsa in panchina».
Il Bayern è favorito? Galtier:
«No. 50-50. Ovviamente se analizziamo i risultati e le statistiche, possiamo pensarlo. Ma è una partita di Champions, i miei giocatori sono abituati a questi incontri. Anche se sappiamo che il Bayern ha avuto un periodo difficile dopo la Coppa del Mondo, da allora si è comportato bene. Domani ho comunque una rosa molto più completa rispetto alle partite precedenti».
Abbiamo la sensazione che nelle ultime settimane alcuni giocatori siano stati infastiditi in campo. Placarli è un problema domani?
«Ovviamente quando sei in questi grandi incontri, hai bisogno di serenità. Se siamo arrabbiati spendiamo energia per niente. Ma se c’è frustrazione, deve venire fuori. È così che ho gestito i miei giocatori per anni. Devi ascoltarli ma anche farti ascoltare. C’è delusione che genera rabbia dopo le nostre due sconfitte. Abbiamo discusso, ho ascoltato bene, oso sperare che anche loro abbiano ascoltato bene me».