Bianchi: «Le big d’Europa farebbero bene ad aver paura del Napoli, è imprevedibile e va a mille»

Al Giornale: «Più di vincere e giocare bene cosa può fare? Non si possono mica dare agli azzurri 6 punti a partita. Kvara? Mi ricorda Careca».

ottavio bianchi

1986 archivio Storico Image Sport / Napoli / Ottavio Bianchi / foto Aic/Image ONLY ITALY

Il Giornale intervista Ottavio Bianchi. Sulla panchina del Napoli ha vinto lo scudetto nella stagione 1986/87 e la Coppa Uefa nel 1989. Il tema è ovviamente la squadra guidata da Luciano Spalletti e il ritorno dell’impegno in Champions.

«Non ho dubbi: per quanto dimostrato e fatto vedere sinora sono certo che questo Napoli possa recitare un ruolo da protagonista anche in Europa. Le corazzate internazionali farebbero bene a preoccuparsi degli azzurri. Penso che molti top club oggi abbiano più paura del Napoli che di tante altre squadre. Da allenatore preferirei affrontare il Psg piuttosto che il Napoli. La squadra di Spalletti è imprevedibile e va a mille, molto più complicata da fermare dei francesi…».

Il Napoli, per Bianchi, non ha punti deboli. Lo ha ripetuto più volte e vive anche un momento idilliaco.

«Tra società, giocatori, allenatori si è creato un clima perfetto».

Bianchi parla di Kvaratskhelia, dice che gli ricorda Careca.

«Come Antonio sente e vede la porta da ogni posizione. In questo momento Osimhen è dominante in Serie A e credo possa diventarlo anche in Champions».

Il georgiano è stato un grande colpo di mercato.

«Le confesso che quando è arrivato in estate non lo conoscevo assolutamente. Hanno fatto un colpo incredibile. La società non ha sbagliato una mossa sul mercato, nonostante alcune scelte che sembravano impopolari e invece si sono rivelate lungimiranti».

Sul Napoli primo in Serie A con 15 punti di distacco sulla seconda:

«Stanno facendo un cammino straordinario. Il Napoli più di vincere e giocare bene cosa può fare? Non si possono mica dare agli azzurri 6 punti a partita. Le avversarie però sono in ambasce: dalle milanesi mi aspettavo di più, ma questo Napoli è inarrestabile e, nonostante il campionato post Mondiale sia storicamente atipico, i meriti degli azzurri vanno evidenziati».

Ora il Napoli è atteso in Champions.

«Gli azzurri sono superiori. Questo Napoli non si preoccupa affatto delle squadre avversarie, sono le altre a doverlo temere: gli azzurri giocano a viso aperto contro tutti e non fanno sconti a nessuno. Ecco perché possono fare un bel cammino anche in Europa».

Il Napoli, per Bianchi, «non lascia nulla per strada: gioca sempre con la stessa intensità sia contro la prima che
l’ultima in classifica. È una squadra che non molla nulla e ha acquisto la mentalità vincente».

E aggiunge:

«Non si vede alcuna differenza quando Spalletti cambia 3-4 giocatori nell’undici titolare da una partita all’altra. Significa avere una rosa di altissimo livello, in cui tutti i calciatori giocano in funzione del compagni. La cosa che risalta di più è la coralità: vedi il Napoli e vedi una squadra che viaggia all’unisono. Tanto che se manca un titolare, chi entra al suo posto gioca bene uguale, a volte pure meglio. Nessuno si lamenta se va in panchina o viene sostituito. C’è grande unità e nessuna gelosa, di ciò va dato merito a Spalletti»

Quindi sognare la Champions non è più vietato?

«Nessuno gioca come il Napoli in Europa: possono arrivare in fondo anche in coppa».

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