Rabiot è in condizione sfavillante, la difesa è convinta di essere imperforabile e ci sono molti meno vuoti a centrocampo e in panchina

Zazzaroni: la Juve va al Maradona con una diversa consapevolezza di sé
Sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni scrive della Juventus che ha battuto l’Udinese 1-0 e che al prossimo turno di campionato incontrerà il Napoli di Luciano Spalletti. Zazzaroni mette soprattutto in evidenza il buon gioco del ritrovato Federico Chiesa e gli ottimi cambi di Massimiliano Allegri.
“le intuizioni dell’allenatore, i cui cambi sono stati tanto sorprendenti quanto felici: prima Chiesa, Paredes e Milik per Miretti, Locatelli e Di Maria, a conferma che la Juve pensata l’estate scorsa sta pian piano ricomponendosi. Poi, nel momento di massima pressione dell’Udinese, la freschezza e l’intraprendenza di Soulé e Fagioli al posto del calo di tono di Kostic e Kean”.
Zazzaroni si sofferma sul diverso atteggiamento di Allegri a bordo campo: è tornato ad arrabbiarsi, a fremere, come faceva un tempo.
“Ho capito che Mister Silenzio e Lavorare stava cominciando a credere in qualcosa di più grosso quando l’ho rivisto incazzoso e feroce come ai tempi belli (suoi): ha smesso di ripetere ossessivamente “calma!” ed è passato all’ululato, occhi e bocca spalancati come le porte del suo nuovo paradiso personale”.
La partita di ieri ha diversi significati, scrive.
“Per l’ottava partita consecutiva AllegriOut è riuscito a non subire gol, nonostante – nell’occasione – gli mancasse il difensore più veloce, Bremer, e i tre dietro avessero a che fare con attaccanti rapidi come Success e Beto. Per la sesta volta la Juve ha segnato dopo l’ottantacinquesimo: o la squadra sta bene di testa e di gamba oppure Max ha un gran culo. Propendo per la prima opzione, ma non trascuro del tutto la seconda. In cinque gare, poi, ha portato a casa i tre punti segnando un solo gol. A proposito di reti, con 14 centri ha raccolto 24 punti, un rapporto che ha del miracoloso. Venerdì la Juve va al Maradona con una diversa consapevolezza di sé, Rabiot in condizioni sfavillanti (formidabile la crescita sul piano dei recuperi), una difesa convinta di essere imperforabile e molti meno vuoti a centrocampo e in panchina”.