Valentino Rossi: «Se Marquez non si fosse comportato male, mi sarei giocato quel Mondiale»
A MotorSport: «Avrei meritato il decimo titolo, l'ho perso due volte all'ultima gara. Ho continuato perché sentivo di poter ancora vincere»

Jerez de la Frontera (Spagna) 03/05/2018 - gara Moto GP / foto Vincent Guignet/Panoramic/ Insidefoto/Image Sport nella foto: Valentino Rossi
Intervistato da MotorSport, Valentino Rossi ha parlato della sua carriera.
Fresco del terzo post conquistato nella 24Ore di Dubai con la Bmw insiwme a Martin, Hesse, Gelael e Whale.
«E’ andata molto bene, è stato un grande debutto con la BMW, era la prima gara che facevamo assieme e me la sono goduta parecchio. Il nostro obiettivo era arrivare a podio, ma non era facile perché c’erano parecchie vetture molto veloci. La gara è comunque andata bene e mi sono divertito. Alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo molto contenti, è il primo podio con il Team WRT e riuscire a centrarlo alla prima uscita con la BMW è fantastico».
Poi, tornando alle moto, un po’ di nostalgia:
«Sono un po’ triste per non essere riuscito a conquistare il decimo Mondiale. Principalmente perché penso che me lo sarei meritato, in base al mio livello e alla mia velocità. Per due volte ho perso il titolo all’ultima gara della stagione. Anche per questo motivo ritengo che avrei meritato il decimo titolo».
La prima volta è stata nel 2006, quando una sua caduta spianò la strada per la conquista del Motomondiale a Nycky Hayden.
Poi nel 2015 quando le polemiche tra Rossi e Marquez favorirono la rimonta di Lorenzo. Cosa che Valentino ha ricordato in una intervista a l’Equipe tempo fa:
«Nel 2015, se Marquez non si fosse comportato male, avrei potuto giocarmi il titolo fino all’ultima gara con Lorenzo. Allora avevo 36 anni. Dopo il 2016, è diventato complicato. Ma la ragione per cui ho continuato ad andare avanti per tutti questi anni è perché sentivo di poter ancora vincere».
Su MotorSport un pensiero anche a quello che poteva essere il binomio Ducati-Rossi e non è stato:
«Il periodo trascorso con il team di Borgo Panigale è stato difficile per me, ma non mi pento di aver preso quella decisione. È stata una grande sfida: un pilota italiano su una moto italiana. Vincendo, avremmo fatto la storia». L’impresa è poi riuscita a Pecco Bagnaia, cresciuto proprio nell’Academy di Valentino.