Sotto esame diversi bonifici e trasferimenti di denaro ai casinò di Monte Carlo, Londra e Las Vegas. «Attività opaca con controparti operanti nel bet online»
Arriva una nuova grana per Totti e a scriverlo è La Verità. Secondo il quotidiano Totti sarebbe nel mirino dell’Antiriciclaggio per un giro di soldi su scommesse che investono i conti della sua società e della moglie di un suo amico.
La Verità scrive:
“L’ex idolo dell’Olimpico, pochi giorni prima di Natale, aveva visitato una casa da gioco pure sulla terra ferma e precisamente a Monte Carlo, località che aveva scelto a ottobre anche per la sua prima mini-vacanza ufficiale con la nuova fiamma. Inoltre, il 24 dicembre, il Pupone era stato ritratto mentre sposta delle fiches su un tavolo verde durante una presunta tombolata in famiglia. Tutti indizi che svelano la grande passione del fuoriclasse romano per il gioco d’azzardo, inclinazione che, secondo i ben informati, sarebbe stata tra i motivi di dissidio tra Totti e la sua (quasi) ex moglie Ilary Blasi.”
A conoscenza della passione di Totti ci sarebbero anche gli addetti all’antiriciclaggio che da tempo hanno sotto la lente di ingrandimento alcune operazioni del romanista.
“Una minuziosa «attività di controllo svolta dalle competenti strutture centrali» dell’istituto di credito a cui il «10» ha affidato per anni i propri guadagni.”
L’ultimo campanello di allarme arrivato a Bankitalia è un documento dell’agosto scorso che riguarda un “prestito infruttifero” di 80 mila euro inviato sul conto di una pensionata di Anzio da Totti stesso. La signora è la moglie di un dipendete di Sport e salute e amico di Totti. Lo stesso giorno in cui riceve i soldi, la pensionata li gira sul conto del marito. Continua la Verità:
“Questo conto è alimentato oltre che dagli stipendi dei due, «da bonifici domestici (tutti in favore del marito) rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online». Tra queste la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Quindici trasferimenti per un totale di circa 87.000 euro. Da questo rapporto, nel periodo sotto esame, circa 125.000 euro sono stati dirottati sui rispettivi conti personali dei coniugi. I risk manager annotano anche l’acquisto di un telaio per auto in Belgio e 20.000 euro inviati al padre di A.M. da una delle società di gioco online già citate.”
Sui conti dei coniugi spuntano anche degli assegni bancari a loro favore. Secondo l’Antiriciclaggio si tratta di attività poco trasparenti con personaggi che operano nel settore delle scommesse online e i due coniugi, interrogati sulla vicenda, non hanno fornito spiegazioni esaustive.
Già nel 2020 l’Antitrust aveva esaminato alcune operazioni di Totti:
“I funzionari nel giugno del 2020 si concentrano su due conti del giocatore, uno cointestato con la Blasi e uno con Manuel Zubiria Furest, ex team manager della Roma. Oltre a segnalare un fido da 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione di un immobile, i risk manager mettono sotto osservazione cinque assegni bancari e un bonifico intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo e pagati tra l’agosto 2018 e il gennaio 2020 per complessivi 1,305 milioni di euro «apparentemente per finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato». Spuntano anche bonifici in favore di società collegate al casinò di Londra e di Las Vegas. E ancora altre segnalazioni risalenti al 2018 che coinvolgono i personaggi già citati, al 2017 con un assegno indirizzato al fratello di Totti, al 2015 e al 2012 per prelievi di somme ingenti di denaro contante.”
Un’altra segnalazione relativa al 2018 coinvolse gli ex compagni alla Roma:
“Su un conto aperto dal solo Totti e su cui lo stesso ha caricato 200.000 euro frutto di un disinvestimento, alcuni ex giocatori della squadra giallorossa hanno inviato bonifici con la causale «multe» e «sanzioni»: Antonio Rudiger 41.000 euro suddivisi in sei bonifici di cui due da 12.000 euro l’uno; Thomas Vermaelen 17.500; Radja Nainggolan e Juan Jesus 10.000 a testa; Edin Dzeko 5.000; Emerson Palmieri 4.000. Si legge nella sos: «In merito ai bonifici in entrata disposti dai calciatori dell’As Roma, il cliente afferma che si tratta di multe che gli stessi professionisti pagavano e il cui ricavato veniva devoluto in beneficienza». In effetti nel giugno del 2017 dal conto di Totti sono partiti due bonifici da 77.000 e 70.000 euro destinati all’ospedale pediatrico Bambin Gesù e altri 7.000 euro sono andati all’Associazione famiglie italiane dei sordi per il bilinguismo.”
Totti si è sempre difeso sul denaro versato a società collegate ai casinò:
«il cliente (così chiama Totti l’Antitrust, ndr) ha riferito che trattasi di pagamenti che lo stesso effettua per le sue giornate trascorse al casinò di Monte Carlo essendo appassionato del gioco d’azzardo».