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Spalletti ha cambiato il calcio, ma il suo vissuto continua ad essere ignorato (CorSport)

I 41 punti del Napoli sono la sintesi del suo progetto e la cartina di tornasole di un’esistenza ‘oltraggiosa’. L’impresa di Russia reclamerebbe il sacrosanto riconoscimento 

Spalletti ha cambiato il calcio, ma il suo vissuto continua ad essere ignorato (CorSport)

Mercoledì Napoli e Inter torneranno in campo in Serie A per una sfida importantissima in termini di corsa allo scudetto. Si sfidano due allenatori che si sono imposti con il coraggio delle idee, scrive il Corriere dello Sport. Mentre Inzaghi ha molti rimpianti, Spalletti ha già mostrato il suo valore. Non sono mai riusciti a centrare il bersaglio in Italia e l’etichetta di ‘perdenti di successo’ comincia a pesare.

“La campagna di Russia di Luciano Spalletti è lì che reclamerebbe il sacrosanto riconoscimento per imprese vissute a petto in fuori: ma, misteri del calcio, il mondo c’è a volte chi lo disegna a modo proprio, e ciò che resta di quella fase abbagliante è un distico in fondo alle analisi più disinvolte che ignorano quel vissuto. Eppure c’è un’epoca, ormai sono circa trent’anni dalle 991 panchine, in cui Spalletti ha cambiato il calcio, l’ha rimodellato con quella visione moderna che resiste ancora oggi e che ne hanno fatto un precursore, ha costruito lo spazio per falsi nove e poi l’ha occupato – come adesso con Osimhen – con centravanti veri, ha lusingato non se stesso ma il sistema, addobbandolo con una bellezza pure rara, come quella della Roma, a tratti dell’Inter, da diciotto mesi ormai con il Napoli, che comanda con otto punti di vantaggio ma al quale è ovviamente vietato vagare con la fantasia”.

Il Corriere dello Sport continua:

“In Inter-Napoli c’è un pizzico di senso di (parziale) rivincita di chi al calcio ha avuto modo di concedersi con le proprie tesi e il coraggio di osare per spingersi al di là dei limiti: i 41 punti della capolista rappresentano la sintesi di un progetto personale e anche la cartina di tornasole di una esistenza ‘oltraggiosa’ di un allenatore, Spalletti, fuori dalle mode, alternativo sempre – pure dialetticamente – con gli spigoli che sembrano essere stati addolciti dalla chimica con una città che (lo) ha conquistato a pelle”.

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