Conte: «L’anno scorso siamo arrivati in Champions per miracolo»
In conferenza: «Non abbiamo fondamenta solide: servono almeno 14-15 grandi giocatori per lottare. Forse il miglior risultato sarebbe arrivare quinti. O forse sesti, settimi».

Londra (Inghilterra) 12/10/2022 - Champions League / Tottenham-Eintracht Fracoforte / foto Imago/Image Sport nella foto: Antonio Conte ONLY ITALY
Il Tottenham perde ancora e Antonio Conte perde le staffe in conferenza stampa. Nella giornata di ieri gli Spurs hanno perso per 0-2 contro l’Aston Villa di Unai Emery. La squadra inglese ha subito ben 7 gol nelle ultime 3 partite, il dato preoccupa Conte che da sempre è riconosciuto per la sua bravura nella strategia difensiva.
Al termine della partita Antonio Conte ha ribadito che la qualificazione alla Champions League l’anno scorso è stato un miracolo e per vincere al Tottenham ci vuole tempo e acquisti di livello. Queste le sue parole:
«Dobbiamo essere realisti, per vincere ci vuole tempo, è un processo lungo, che necessita di due acquisti da 60-70 milioni di euro a stagione per alzare il livello. L’anno scorso abbiamo fatto un miracolo perché avevamo una sola competizione e nel rush finale della stagione tutti i miei 13 giocatori migliori stavano bene e non hanno subito alcun infortunio. Quest’anno non è più così. E comunque la passata stagione siamo finiti 20 punti sotto il Manchester City».
Conte continua parlando degli obiettivi stagionali. Il Tottenham al momento si trova in quinta posizione in Premier League a sole due lunghezze dal Manchester United che occupa il quarto posto.
«Devo essere chiaro e onesto: non abbiamo fondamenta solide il club sa molto bene cosa penso a riguardo: servono almeno 14-15 grandi giocatori per lottare. Ai tifosi chiedo calma e pazienza perché non si vince in un anno. Quando mi è capitato è perché allenavo squadre che sono abituate a vincere e tutto questo lo dico dall’inizio dell’anno, quando qualcuno diceva che potevamo lottare per il titolo. Forse il miglior risultato sarebbe arrivare quinti. O forse sesti, settimi, o quarti».