Simeone: «Col Milan abbiamo capito di essere una grande squadra»

A Sportmediaset: «Anche non giocando così bene, abbiamo fatto la differenza. L'Inter? Non conta chi ne ha ora di più, il campionato è lungo»

Simeone

Mg Cremona 09/10/2022 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Simeone

Ai microfoni di Sportmediaset è intervenuto il Cholito Simeone che ha parlato della prossima sfida contro l’Inter, in programma a San Siro il 4 gennaio.

«Chi ha più da perdere? Non lo so, loro sono in casa, con grandi giocatori, hanno giocato bene in amichevole, tutte e due hanno tanto da giocarsi e sarà importante per entrambe. Saranno tre punti importanti per il campionato, non conta ora chi ne ha di più perché è molto lunga. Noi siamo sempre pronti a dimostrare chi è il Napoli, stando sempre sul pezzo, non ci importa chi ha più punti ora, sono due squadre forti e pensiamo solo a continuare così».

Sul cambio di mentalità del Napoli ha detto:

«Non c’è una gara in sé, forse quella col Milan ci ha dato segnali di essere una grande squadra perché anche giocando non così bene abbiamo fatto punti e la differenza. Come contro la Cremonese, ma pure a Liverpool, tutte gare che ci fanno capire le cose buone che stiamo facendo. Ma un mese di stop e inizia ora un nuovo campionato».

Sul Mondiale vinto dall’Argentina:

«Sì, come tutti gli argentini, è stata un’emozione vedere i ragazzi lottare e smentire chi non credeva in loro. Mi emoziona vedere una squadra unita, un popolo unito per un campionato, va al di là del calcio. Il popolo argentino soffre tanto, aveva bisogno di questo».

Il tabù scudetto:

«Non parliamo di queste cose (ride, ndr), sono cose belle da sentire, ti portano a crederci di più, ma contano i fatti e noi faremo di tutto per il Napoli. Aiuto di Diego? In tanti che sono passati qui saranno lì a tifarci, sentiamo il calore da tutte le parti, ringraziamo tutti i tifosi anche per le amichevoli».

Simeone non sente la frustrazione di non essere titolare, proprio perché Spalletti coinvolge tutti:

«Chi gioca meno deve essere ancora più pronto perché quello che gioca ha sempre l’opportunità mentre chi non gioca deve sapere che quello è il suo momento e deve fare la differenza. Io so molto bene questo e dimostrerò in ogni minuto che sono all’altezza e posso aiutare il gruppo. Chiaro che non è facile, uno vorrebbe essere sempre protagonista, ma conta non mollare e serve la testa fredda».

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