Agente Gaetano: «Gianluca voleva partire, poi la stima del mister l’ha convinto a rimanere»

A Tuttomercatoweb: «Da un'altra parte potrebbe guadagnare il triplo. Oggi per lui è come andare all'Università. Da napoletano ha l'opportunità di vincere lo Scudetto»

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Foto Ssc Napoli

L’agente di Gianluca Gaetano, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttomercatoweb a proposito dello scarso impiego del proprio assistito. Ha comunque assicurato sulla sua permanenza a Napoli.

Il centrocampista nella prima parte di stagione ha giocato solo alcuni spezzoni, ma nonostante ciò Spalletti tiene in grande considerazione il giovane.

Queste le parole di Pastorello:

«Partiamo dalla scorsa estate: Gianluca all’inizio era dell’idea di partire, poi la stima del mister e del suo staff l’hanno convinto a rimanere perché comunque vedeva che la considerazione nei suoi confronti c’era. Poi è chiaro: ha davanti tre fenomeni e Spalletti lo vede vertice basso, nel ruolo di quel Lobotka che quest’anno sta giocando sui livelli di Busquets. Ma i segnali che abbiamo avuto sono stati importanti. In 3-4 partite Spalletti l’ha inserito quando la partita era da decidere, il mister gli ha dato fiducia quando davvero serviva. Tornando alla domanda iniziale. All’inizio lui era dell’idea di partire, ma sono stato in Turchia la scorsa settimana per salutarli nel corso del ritiro ed era felice di essere rimasto. E oggi, fermo restando la volontà della società di tenerlo in rosa, lui non si muove. Gli ho detto che una roba del genere non gliela farò mai fare. Da napoletano l’opportunità di vincere lo Scudetto, l’unico napoletano in rosa. Se ne pentirebbe per tutta la sua vita, indipendentemente dal fatto che oggi giocare a Napoli gli sta creando un danno finanziario perché da un’altra parte potrebbe guadagnare il triplo, forse anche di più. Continuerà a dare il suo apporto e se riuscirà a dare il suo contributo a questa impresa titanica, alla fine, si sarà comunque sentito parte di un gruppo che ha raggiunto un grandissimo risultato«».

E ha poi continuato:

«Lui è un 2000, ha disputato una grandissima stagione in Serie B e oggi per lui è come andare all’Università visti i compagni e l’allenatore che si ritrova. Non sta perdendo tempo perché non gioca, ma sta crescendo mentalmente, negli atteggiamenti, professionalmente e tecnicamente. Perché fare 20 minuti a Liverpool in Champions è come disputare 7-8 partite da titolare in un altro club più piccolo. Lui l’ha capito e lo percepisce, tanto è vero che sta facendo anche un lavoro fisico incredibile, l’ho trovato più grosso. A fine stagione il Napoli si troverà davanti a una decisione davvero non semplice. Ovvero se puntare o meno su di lui, perché si troverà dinanzi un giocatore che è cresciuto tantissimo. Non sta perdendo un anno, nella maniera più assoluta. Anzi, probabilmente ne sta guadagnando due».

 

 

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