A Raidue: «E lo dico con tutta l’ammirazione possibile per Messi. Diego è stato unico. Aveva qualità straordinarie in campo e fuori»
Maradona e Messi. Se n’è parlato oggi a Raidue a Bellama’, programma condotto da Pierluigi Diaco con ospiti, tra gli altri Bruno Pizzul e Fulvio Collovati.
Pizzul ha speso parole straordinarie per Diego Armando Maradona:
C’è un modo solo per poterlo definire, non è aggettivo particolarmente enfatico. Il solo aggettivo che userei per lui è “unico”: sia in campo, dove faceva cose che nessuno riusciva nemmeno a pensare di poter fare, ma soprattutto fuori. Nonostante abbia avuto una vita contrassegnata da dolori e delusioni, non c’è mai stato un compagno di squadra che abbia mai detto mezza parola contro di lui. È stato straordinario nell’appoggio non solo per quel che concerne la qualità calcistica ma anche umana. Aveva la singolarità di mettere a proprio agio tutti quelli che lo conoscevano. Io non avevo grande familiarità con lui, ma ogni volta che lo incontravo mi trattava con enorme rispetto e amicizia. Se capitava che dovessimo prendere l’ascensore insieme, insisteva perché entrassi prima io. Aveva straordinarie qualità umane e manca infinitamente oggi, a Napoli ma direi a tutto il mondo del calcio”.
Per quanto riguarda il paragone Messi, queste le parole di Bruno Pizzul:
Penso che per quanto si possa augurare il meglio a Messi, non basterebbe vincere il Mondiale per essere accostato a Maradona. Credo in tutta sincerità che nemmeno Messi abbia mai avuto un’aspirazione del genere. Colo i quali che hanno conosciuto il calcio di Maradona e il calcio di Messi, non possono accettare confronti di questo tipo. E lo dico con tutta l’ammirazione possibile per Messi.
Ricordiamo le recenti parole di Zenga e Collovati:
Maradona ricordato da Zenga. Ieri sera nella trasmissione di Sky dedicata ai Mondiali. L’ex portiere della Nazionale (oggi sul Corsport assolto da Caniggia per il gol di Italia 90 in Italia-Argentina) racconta:
«Ci sono tanti aneddoti su Maradona. Mi ha fatto tanti gol, gli ho anche parato tanti tiri. Ricordo il gol che mi fece a Milano, stoppò di petto e tirò al volo, quasi non me ne accorsi. Ma te ne voglio raccontare. Nel corso dei Mondiali del 90, non ricordo se prima di Argentina Brasile o di Argentina-Jugoslavia, venne a Marino nel ritiro della Nazionale perché da noi c’era Carmando. E lui voleva farsi visitare la caviglia. E ti assicuro che aveva un melone, al confronto quella di Neymar è niente. E lui non si lamentò mai, non immaginò mai di non giocare».
Anche Collovati ieri sera, stavolta alla Rai, al Circolo dei Mondiali, ha raccontato che una volta lui fece fallo a Maradona a centrocampo e l’arbitro subito si avvicinò e fece per ammonirlo. «Maradona si rialzò e andò dall’arbitro e gli disse: “non lo ammonisca, non mi ha fatto niente”. Oggi sarebbe impensabile».