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Il Giornale su Pogba, Dybala e Lukaku: diserzioni preventive e furbate in vista del Mondiale

C’è chi ha tirato il freno a mano in campionato, chi ha portato alle lunghe gli infortuni e persino chi è risorto dopo la convocazione in Nazionale

Il Giornale su Pogba, Dybala e Lukaku: diserzioni preventive e furbate in vista del Mondiale
Mp Milano 29/10/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Sampdoria / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku-Omar Colley

Su Il Giornale, Riccardo Signori scrive dei furbetti del campionato, quelli che per andare al Mondiale hanno tirato il freno a mano o hanno portato per le lunghe gli infortuni. I casi citati sono diversi: Pogba, Dybala e Lukaku.

La serie A ci ha mostrato un bel campionario di quelli che… Quelli che si sono ritrovati con l’infortunio a spegnere le speranze, quelli che hanno provato a farla franca mettendo fuorigioco medici e società (Pogba non ci ha negato nulla in tal senso), quelli che hanno tirato per le lunghe il malanno così da evitarsene altri e quelli che sono andati via prima, non sai mai che l’aria di casa…”.

Un esempio è Lukaku, volato in Belgio.

“Ed, infatti, casualmente, Romelu Lukaku è immediatamente risorto per la convocazione del Belgio, non così Salemaekers infilato in una lista B nel caso guarisca in tempo”.

Signori continua:

“Come sempre capita, le convocazioni per i mondiali riservano dubbi e sorprese. E stavolta tanto è legato al periodo inconsueto. Intuibile che, in altri anni, i giocatori con vista mondiale abbiano cercato di evitarsi guai fisici negli ultimi mesi. Niente di male per squadre senza ambizioni, problematico per chi ne avesse ancora. Stavolta, invece, tutti sono alla pari in fatto di obiettivi e le diserzioni preventive o le furbate precauzionali non sono passate inosservate. In casa nostra il caso Juve tira le fila: leggi Di Maria e Paredes per intendersi. Ma pure Mourinho ha fatto sapere a Dybala che certo attendismo non è gradito. Ancelotti è stato più diplomatico con un Benzema divagante”.

Il problema, del resto, non riguarda solo la serie A.

“Vero, invece, che il professionismo dovrebbe avere altro peso. Poi se la Fifa organizza un mondiale nel mezzo della stagione, non è solo colpa dei giocatori”.

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