Alle 14 la Germania affronterà il Giappone iniziando il suo cammino nella Coppa del Mondo ma le polemiche non si placano. Il pomo della discordia continua ad essere la fascia arcobaleno.
Alle 14 la Germania affronterà il Giappone iniziando il suo cammino nel Mondiale ma le polemiche non si placano. Il pomo della discordia continua ad essere la fascia arcobaleno.
Da un lato già uno sponsor della federazione tedesca ha “abbandonato” la squadra di Flick e dalla Germania hanno già fatto sapere di voler fare causa alla Fifa, dall’altro lato, o meglio, dall’altra parte del mondo Neuer sembra essere deciso ad indossare la fascia arcobaleno.
In patria l’opinione pubblica preme affinché sia espressa in modo molto chiaro la posizione in favore dei diritti umani e delle minoranze. Inoltre è unanime la richiesta di affrontare le conseguenze e le sanzioni minacciate dalla Fifa.
Secondo la Dfb, la federazione tedesca, arrendersi davanti alla minaccia di un cartellino giallo manderebbe un bruttissimo messaggio a chi si batte per la parità dei diritti e rilancia minacciando di fare causa alla Fifa perché lede la libertà di espressione. Il presidente della federazione ha precisato inoltre che la Fifa «non ha detto espressamente cosa accadrebbe se giocassimo con la fascia, si parla di sanzioni sportive». Dichiarazioni che si aggiungono a quelle del direttore dei media della Dfb che aveva parlato di “ricatto estremo” della Fifa.
La catena di supermercati Rewe nel frattempo ha rinunciato alla sponsorizzazione e a sostenere la squadra durante i mondiali. Il capo dell’azienda Souque ha infatti espresso tutta la sua amarezza: «la scandalosa posizione della Fifa è per me, da amministratore delegato di un’azienda che accoglie le diversità, ma anche da tifoso, del tutto inaccettabile».
Il Mondiale si arricchisce di una nuova pagina relativa alla vicenda della fascia arcobaleno dopo le giustificazioni del capitano dell’Olanda Virgil van Dijk e le dichiarazioni di Vertonghen che confessa essere preoccupato. Solo due giorni fa un giornalista americano è stato bloccato all’ingresso dello stadio perché portava una maglietta con i colori dell’arcobaleno.