Sul CorSera paragona il georgiano a Leao. Kvara è un giocatore che sembra di aver già visto. Resti sempre stupito, ma conosci il genere
Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti mette a confronto Leao e Kvaratskhelia, quelli che definisce i due giocatori più determinanti nelle prime otto giornate di campionato. Anche se sia l’attaccante del Milan che quello del Napoli partono dalla stessa zona del campo, sono molto diversi tra loro. Leao “appare”, Kvara sa come sorprendere. Hanno un modo di correre e preparare il dribbling quasi opposti. Kvara è disordinato e perciò meno comprensibile, mentre Leao ha la grazia di un ballerino.
“Hanno un modo di correre e preparare il dribbling quasi opposto. Kvara è magro, agile, cerca spazio con le finte, è quasi disordinato nel dribbling, cosa che lo rende incomprensibile. Leao conquista campo apparendo, ha una grazia da ballerino russo, gli basta mandare la palla avanti per avere il metro di vantaggio che gli serve. In sostanza Leao è verticale quanto Kvara è pieno di spigoli e curve, ma il risultato è spesso simile”.
Kvara stupisce ma ricorda vecchi giocatori del passato, di cui si conosce il modo di giocare e anche il modo per arginarli.
“Leao forse dà l’idea di dipendere solo da se stesso. Kvara è più classico, quindi più tipico, nervoso, direi europeo, teoricamente arginabile. È un giocatore che sembra di aver già visto, in Meroni, in George Best, in altri epigoni. Resti sempre stupito, ma conosci il genere”.
Leao è in Italia da tre anni e continua a migliorare, Kvara è appena arrivato, è difficile prevedere quale sarà la sua evoluzione.
“Ha qualcosa di eccezionale dentro che ancora non è stato scoperto”.