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Pioli ha parlato ha parlato, poi De Ketelaere è finito in panchina

Evidentemente non era solo un problema dei giornalisti. L’allenatore gli ha preferito Brahim Diaz e contro la Juve il belga va in panchina

Pioli ha parlato ha parlato, poi De Ketelaere è finito in panchina
Mg Reggio Emilia 30/08/2022 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Charles De Ketelaere

La difesa di De Ketelaere da parte di Pioli è durata un giorno. Perché una cosa è parlare, un’altra sono i fatti. È vero che il calcio è cambiato, ci sono cinque sostituzioni, come dice Spalletti ci sono titolari da trenta minuti. Però se in piena burrasca e nella partita con la Juventus mandi De Ketelaere in panchina, vuol dire che il problema c’è. Pioli gli ha preferito Brahim Diaz e il belga oggetto del desiderio del mercato si accomoda in panchina.

Ieri Pioli in conferenza lo aveva difeso anche con un certo ardore (anche considerando la consueta pacatezza dell’uomo):

“Il percorso di De Ketelaere è quello corretto. Ha davanti a sé un grande futuro e sono soddisfatto di quello che sta facendo. Ricordo Leao tre anni fa o Tonali il primo anno, molti li criticavano e mettevano in dubbio le loro qualità. De Ketelaere è un giocatore di talento e ha bisogno di adattarsi. È un problema vostro se lo definite mistero, io non sono assolutamente d’accordo con questa definizione”.

Evidentemente non è solo un problema dei giornalisti.

Questo aveva scritto il Corriere dello Sport:

“De Ketelaere che racchiude certe contraddizioni milaniste finora. I sei nuovi acquisti del Milan vanno alla ricerca di credibilità, soprattutto ora che il tour de force avvolge l’autunno di Pioli”.

“Il deludente De Ketelaere simboleggia quindi un mercato che, per il momento, tiene ogni giudizio in sospeso. Il saldo del belga è piuttosto negativo”.

“Il belga è fermo all’assist per Leao contro il Bologna alla terza giornata. Sette partite da titolare su undici non hanno ancora portato un gol al ragazzo pagato 35 milioni dal Bruges e in grado di segnare diciotto volte nella scorsa stagione. Quando c’è di mezzo l’acquisto più oneroso – e inseguito un mese, con una trattativa elaborata – le aspettative si moltiplicano”.

Poi a nostro De Ketelaere è un ottimo calciatore. Ma non sono certo i giornalisti ad averlo spedito in panchina.

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