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La Juve pensa a Conte per la prossima stagione: i rapporti con Agnelli sono ricuciti

I due si sono definitivamente chiariti qualche mese fa. Conte non firma il rinnovo con il Tottenham perché aspetta la chiamata da Torino

La Juve pensa a Conte per la prossima stagione: i rapporti con Agnelli sono ricuciti
2021 archivio Image Sport / Calcio / Tottenham / Antonio Conte / foto Imago/Image Sport

La Juventus pensa al ritorno di Antonio Conte in panchina per la prossima stagione. I rapporti con il presidente Agnelli sono stati ricuciti e il tecnico sta aspettando per apporre la firma sul prolungamento di contratto con il Tottenham proprio perché aspetta di capire se dalla Juventus arriverà una chiamata.

“Gli ingredienti ci sono tutti: il contratto in scadenza di Conte col Tottenham, il suo legame fortissimo col club in cui si è affermato, prima come calciatore e poi come allenatore, e con una parte della dirigenza, la voglia di rivincita dopo essersene andato in fretta e furia nel 2014, a ritiro appena cominciato, e la distensione dei rapporti tra lui e Agnelli dopo un periodo difficile, culminato nella lite allo Stadium. Chi conosce Antonio sa che uno dei motivi per cui non ha ancora prolungato, nonostante le insistenze dell’altro ex Paratici, è la Juve. Se i bianconeri chiamassero lui difficilmente direbbe di no. «Parlerò col club al momento giusto», ha detto di recente il tecnico”.

Nedved e Paratici volevano già richiamarlo nel 2019, prima di ingaggiare Sarri, ma Agnelli disse no perché non aveva ancora perdonato Conte per averlo mollato su due piedi. Poi ci fu la lite allo Stadium che peggiorò le cose. Ma ora è tutto diverso, perché qualche mese fa Agnelli e Conte hanno appianato tutte le divergenze passate.

“Qualche mese fa però Agnelli e Conte hanno chiarito e ricucito. Questo potrebbe rendere più facile il ritorno di Conte a Torino, che fino a poco tempo fa pareva impossibile”.

Nonostante i soldi, tanti, spesi sul mercato per accontentare Allegri, la stagione della Juventus si avvia al fallimento su tutti i fronti. Nella Juve iniziano a pensare che non sia lui l’uomo giusto.

“all’interno del club si sta facendo strada la convinzione che Max non sia l’uomo giusto per ricostruire, perché per vincere ha bisogno di campioni. Conte invece all’inizio del ciclo ha vinto lo scudetto con una rosa completamente diversa rispetto a quella che lo ha chiuso e ha dimostrato anche in altri club di essere bravo a tirare fuori il meglio dagli uomini che ha e di saper valorizzare i giovani, come sta facendo con Kulusevski al Tottenham (deludente a Torino)”.

Inoltre, Conte è uno che ha il Dna della Juve impresso nel sangue. E utilizza un modulo che si adatta benissimo alla rosa della Juventus, il 3-5-2. Proprio il modulo su cui, ultimamente, ha ripiegato Allegri.

Il ritorno di Conte è più che una semplice suggestione, scrive la Gazzetta.

“Per ora è già qualcosa più di una suggestione, poi a giugno chissà. Molto dipenderà da come reagirà la Juve all’eliminazione dalla Champions League”.

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