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“Infermità mentale”: Kyrgios si difende dalle accuse di aggressione della ex

È la linea che i suoi avvocati porteranno in aula al Tribunale di Canberra, invocherà il vizio di mente. Rischia fino a due anni di carcere

“Infermità mentale”: Kyrgios si difende dalle accuse di aggressione della ex
2022 Londra (Inghilterra) - Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Nick Kyrgios ONLY ITALY

Il finalista di Wimbledon Nick Kyrgios che scorso luglio è stato accusato per aggredito la sua ex fidanzata Chiara Passari alla fine dello scorso anno, ha deciso la sua strategia difensiva.

Il tennista che si dovrà difendere davanti al Tribunale di Canberra, invocherà il vizio di mente per chiedere che non gli sia imputata l’accusa di aggressione.

Lo ha anticipato l’avvocato difensore del 27enne campione di tennis australiano, come riportato da Skysports UK, che era assente in aula alla prima udienza perché impegnato in un torneo a Tokyo.

Kyrgios rischia fino a due anni di carcere e il suo legale, Michael Kukulies-Smith, ha spiegato che dopo aver riesaminato la storia clinica di Kyrgios dal 2015, compresa la sua salute mentale, ne chiederà l’archiviazione per vizio di mente.

Fanno testo anche le dichiarazioni rilasciate dallo stesso sportivo sui social a febbraio dell’anno scorso, quando ammise di aver fatto uso di droghe e ha allontanato familiari e amici. 

Il magistrato Glenn Theakston ha aggiornato il processo al 3 febbraio quando Kyrgios ha fatto sapere che intende comparire in aula.

Sul Napolista Mario Piccirillo ne scrisse così :

Se proprio vogliamo definire il suo tennis allora c’è un colpo che più di ogni altro lo rappresenta. Si manifesta quando la palla resta in attesa sul dritto, un po’ più morbida del solito, più alta. Lui ruota le spalle e riavvolge la racchetta fino alla massima estensione. Ne deriva una botta piatta rovinosamente distruttiva. Non è importante la traiettoria: che finisca a mezza rete o sui teloni non ha importanza. Il più delle volte cala all’incrocio delle righe con la velocità di un fotone, un’apparizione di quattro nanosecondi. E’ tutto o niente, quel colpo. E’ Nick Kyrgios in purezza. E’ sempre stato lì.

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