Il dominio del Napoli è totale. Firmato La Gazzetta

È primo in nove su tredici classifiche: tiri totali, nello specchio, passaggi riusciti, verticalizzazioni, numero di marcatori, minor numero di tiri concessi

Il dominio del Napoli è totale

As Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Mathias Olivera-Andrea Belotti

Il dominio del Napoli è totale. È quel che scrive la Gazzetta che analizza la classifica generale e quelle – per dirla in termini sciistici – quelle di specialità. Il Napoli le domina quasi tutte.

Il Napoli è leader per punti (29) e per gol segnati (26), non ha mai perso, neppure in Europa, 15 gare da imbattuto, e va bene, questi sono i numeri “primi”, i più importanti. Poi c’è il sottobosco delle graduatorie specifiche – la Opta ce ne ha fornite 13 relative alla Serie A -, un mondo in cui il Napoli domina. La squadra di Spalletti primeggia in nove di queste 13: è primo per tiri totali (214 in 11 giornate), tiri nello specchio (72), passaggi riusciti (5.815), percentuale di passaggi riusciti (86,47%), tocchi in area avversaria (341), verticalizzazioni (1.861), varietà di marcatori (13 giocatori diversi), minor numero di tiri in porta concessi (28) e duelli vinti (53,65%). Siamo nei dintorni del dominio assoluto. Una sola pagliuzza, non irrilevante: il Napoli è quarto nella classifica del minor numero di gol subiti, ne ha incassati 9. Lazio (5), Juventus (7) e Atalanta (8) hanno fatto meglio.

Il dominio del Napoli è totale.

Il Napoli è prima nella graduatori dei tiri nello specchio, dei passaggi, dei tocchi in area avversaria, delle verticalizzazioni, dei duelli vinti, è la squadra ad aver mandato in gol il maggior numero di calciatori. Verrebbe da dire: che vuoi più dalla vita?

La stessa Gazza oggi scrive che nessuno – nemmeno in Europa – ha tre centravanti come li ha il Napoli.

Non c’è in Italia e neanche in Europa una squadra che abbia tre 9 così, forse neanche il Liverpool che dispone di Nunez, ha recuperato Firmino dopo un anno di crisi e avrebbe anche Diogo Jota (però infortunato). Ma non è questione di semplice quantità, altrimenti ci sarebbe anche la Juve che ha Vlahovic, Milik e Kean. È questione di qualità, equilibri e tanto lavoro psicologico per far sentire tutti titolari.   

Quando Simeone entra, ha la testa del titolare, non la rabbia dell’escluso, e si capisce da come aggredisce palla, gioco e avversari. Chi gioca è sempre decisivo. Osimhen 5 gol in 9 gare, Raspadori 5 in 11, Simeone 4 in 9. Il Napoli 3×9 è forse il vero capolavoro di Spalletti (oltre a quel demonio di Kvaratskhelia, naturalmente). 

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