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Tuttosport e i troppi infortuni agli adduttori nella Juve: si lavora ad intensità troppo bassa?

La Juve si interroga sul livello di intensità da tenere. Tuttosport ricorda le parole di Nagelsmann: «De Ligt mi ha detto che in Italia l’allenamento era meno duro».

Tuttosport e i troppi infortuni agli adduttori nella Juve: si lavora ad intensità troppo bassa?
Db Torino 31/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Spezia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Angel Di Maria

La Juventus si interroga sulla bontà della preparazione atletica della squadra e sulla gestione degli infortuni, che in stagione sono già tanti. Tuttosport scrive che il nodo su cui si stanno concentrando le riflessioni è quello del “livello di intensità da tenere”. Allegri ha commissionato un dossier sugli infortuni, per constatarne il numero e le cause ed è emerso, come dichiarato dallo stesso tecnico in conferenza stampa, che il numero di infortuni è più o meno invariato rispetto allo scorso anno, ma che è cambiata la tipologia di infortuni.

«L’anno scorso abbiamo avuto problemi sui flessori, quest’anno sugli adduttori».

Bisogna intervenire, si sta cercando di capire come e perché. Tuttosport intervista, sul tema, il dottor Fabrizio Tencone, direttore di Isokinetic Torino ed ex medico e responsabile del settore medico bianconero. Come mai aumenta il numero di infortuni agli adduttori?

«Beh, in linea teorica le spiegazioni possono essere sostanzialmente due: vengono fatte molte esercitazioni che sollecitano la zona pubica inguinale oppure non vengono effettuati esercizi di prevenzione sufficienti a livello degli adduttori. Detto in altre parole, se ti infortuni è perché o hai fatto più di quello che eri preparato a fare oppure hai svolto meno esercizi del dovuto per rinforzare le zone delicate».

E allora Tuttosport ricorda le dichiarazioni di Nagelsmann, allenatore del Bayern Monaco, a proposito delle confessioni di De Ligt.

«Matthijs mi ha detto che l’allenamento è stato il più duro degli ultimi quattro anni. Allo stesso tempo, è stato duro, ma non così duro. Ho sentito che in Italia poi non è facile tenersi in forma. Dobbiamo lavorare duramente con lui…».

 

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