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Ode al Guerriero dolce Anguissa: non solo fisicità ma anche lettura, piede, eleganza, senso del gioco

Numero 99, l’ultimo possibile, l’ultimo disponibile, la chiusura delle cose e il principio di un ciclo nuovo che parte daccapo. È la chiave dell’acqua

Ode al Guerriero dolce Anguissa: non solo fisicità ma anche lettura, piede, eleganza, senso del gioco
Mp Firenze 28/08/2022 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Andre’ Zambo Anguissa

Addolcite le vostre pene, sappiate posare le vostre spade, in una colonna di auto in transito verso l’Adriatico c’è un misterioso cartello che informa della chiusura autostradale. Ai blocchi c’è un uomo riscattato e passato in sordina ma che oggi è la catapulta emozionale della squadra azzurra. André Frank Zambo Anguissa. Una statua di ebano mobile, si ferma e imperversa per il campo, coast to coast con la leggerezza di un impiegato alle poste. Imponente e taciturno, l’immagine di lui isolato e accerchiato da maglie rosse è seconda solo a quella immaginaria e omerica di Achille attorniato da nemici. Un anno di rodaggio e pure quello passato lasciava intravedere le stigmate del leader silenzioso, ora funzionale e insostituibile, personalità che trasborda oltre gli argini del pensabile. Anguissa è la chiave dell’acqua, il respiro corto dopo una rincorsa per prendere un treno, quello che Giuntoli non si è lasciato scappare. Quello che in Premier non hanno (fortuna nostra) compreso, quello che in Italia stentano ancora a credere, distratti forse dal mediacentrismo adulante dei vari Zakaria, Matic o Pogba. Zambo non parla, determina. Sradica palloni con la stessa velocità con cui sedicenti opinionisti sradicano i loro post dai social, ricchi di boria e personalissimi problemi con il pallone mai elaborati. Numero 99, l’ultimo possibile, l’ultimo disponibile, la chiusura delle cose e il principio di un ciclo nuovo che parte daccapo. Non solo forza, non solo fisicità, anche lettura, piede, eleganza, consapevolezza e senso del gioco. Lo vedi al centro, mezz’ala a destra, a sinistra, in area, a difendere la porta. Ovunque ci sia uno spazio lì ci arriva Zambo, la statua mobile, il Vulcano nero che erutta solo pietre preziose. Ode a te Guerriero dolce.

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