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Il Telegraph: «Federer non sarebbe stato tale senza Nadal, funzionano come una coppia sposata»

“Hanno mantenuto un rispetto incontaminato mentre continuavano a colpire a morte quella palla gialla sfocata”

Il Telegraph: «Federer non sarebbe stato tale senza Nadal, funzionano come una coppia sposata»
Roma 11/05/2015 - Internazionali BNL d'Italia / foto Insidefoto/Image nella foto: Roger Federer

Non troverete un solo quotidiano al mondo, oggi, che non abbia almeno un pezzo celebrativo e un’intervista a corredo sul ritiro di Roger Federer. Ce l’ha anche il Telegraph ovviamente. Ma il suo giornalista di punta che segue il tennis, Simon Briggs, prende una via laterale, e scrive di Nadal. Del rapporto inscindibile tra Nadal e Federer. Della connessione biunivoca che ha creato la magia di questi anni, perché “è una legge antica quanto la razza umana. Perché una storia risuoni, ogni eroe deve avere un cattivo. Senza il buio non ci può essere luce”.

“Nessuna rivalità ha prodotto questa rara dinamica meglio di Roger Federer contro Rafael Nadal. Sì, si definivano a vicenda, allo stesso modo in cui una fotografia è definita dal suo negativo. Ma mentre il contrasto tra i due uomini era sempre estremo, si comportavano anche più come fratellastri che come acerrimi nemici. O forse una coppia sposata“.

“Sorprendentemente, la loro armoniosa coesistenza nel Tour non ha mai sminuito il dramma e l’eccitazione delle loro partite. Nel tennis, uno scontro di stili crea sempre uno spettacolo più divertente di due sosia armati di racchetta. E questi due si sono scontrati come la sezione delle percussioni della Filarmonica di Vienna”.

Per Briggs Federer è l’aria, Nadal un elemento più terroso.

“I punti di forza di Nadal erano così perfettamente allineati con i punti deboli di Federer che a volte sembrava che fosse stato sviluppato in un laboratorio, come una sorta di kryptonite personale. Eppure, il traffico a senso unico non è mai durato a lungo”.

“La Wimbledon del 2008 è spesso considerata la partita più bella mai giocata. L’autobiografia di Nadal è strutturata attorno a una descrizione punto per punto, colpo per colpo, dell’intero match”.

Briggs conclude confessando che “ci sono stati momenti negli ultimi 15 anni in cui avrei accolto con favore un po’ più di ago in questa relazione intima. Ma poi, noi giornalisti vogliamo sempre una storia da raccontare. Alla fine, Federer e Nadal hanno sempre avuto ragione. Se saranno ricordati finché si gioca a tennis, è perché hanno mantenuto un rispetto incontaminato per il gioco – e l’uno per l’altro – mentre continuavano a battere a morte quella palla gialla sfocata.

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