Esalta anche chi gli gioca accanto, perché difende di reparto, a differenza di Kalidou che rimediava a qualche svarione tattico con il suo strapotere fisico

La Gazzetta dello Sport dedica un pezzo a Kim, il difensore arrivato in estate nello scetticismo generale per sostituire Koulibaly, che non ha fatto rimpiangere il senegalese neanche per un secondo.
“Nessuno si azzardava neppure a dire che Kim avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Koulibaly semplicemente perché sembrava impossibile che arrivasse al centro della retroguardia azzurra un nuovo totem. Invece oggi non si trova un tifoso a Napoli che scambierebbe Kim con il senegalese, anzi è incredibile la velocità con la quale la gente ha “sostituito” KK con KM”.
“Kim non è il nuovo Koulibaly ma è semplicemente Kim, capace di esaltare anche chi gioca di fianco a lui perché abituato a difendere di reparto al contrario del centrale del Chelsea che eventualmente rimediava a qualche svarione tattico con il suo strapotere fisico. Anche per questo si è preso la scena ed è già finito nel mirino degli addetti allo scouting dei maggiori club europei. Che fosse forte lo si sapeva già quando era in Cina ma che fosse così completo è sorprendente anche per Giuntoli che lo è andato a prendere in Turchia ritenendolo un difensore “applicato”. Al suo essere vecchio stampo, si sono aggiunte altre caratteristiche che erano meno note, la personalità spiccata e il calcio lungo – di destro ma pure con il manco – che spesso viene sfruttata per saltare il pressing avversario. Così, dopo appena uno scorcio di campionato e sole due partite in Champions i 50 milioni della clausola rescissoria di Kim sembrano già diventati un rischio o una opportunità, a seconda delle prospettive”.