Garanzini: una squadra senza gioco come la Juve, può davvero fare a meno delle aperture di Bonucci?
Su La Stampa. Con l'Italia ha riaperto il gioco a ripetizione con i suoi traccianti. L'Ungheria si è fatta gol da sola con la costruzione dal basso

Db Milano 23/09/2022 - Nations League / Italia-Inghilterra / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Leonardo Bonucci-Giacomo Raspadori
Gigi Garanzini commenta su La Stampa la vittoria dell’Italia contro l’Ungheria, in Nations League, con un occhio alla Juventus e soprattutto a Leonardo Bonucci, che Allegri ha tenuto fuori contro il Monza. L’interrogativo che si pone Garanzini è il seguente: una Juve senza gioco come quella che si vede in campionato, davvero può fare a meno del suo difensore e delle sue aperture in verticale?
“Pressando alto, occupando l’altrui metà campo e facendo girare il pallone, anche all’indietro, da dove Bonucci ha riaperto il gioco a ripetizione con i suoi traccianti. Parentesi. Ma davvero una squadra senza gioco come la Juve può fare a meno, se non altro, delle sue aperture in verticale? Poi è vero che il gol se lo son fatto loro, gli ungheresi, con la famigerata costruzione dal basso, sfruttata da Gnonto e timbrata da Raspadori. Ma se vai a prenderli là, al confine della loro area, è chiaro che fanno più fatica a uscire e finiscono per sbagliare, essendo a dispetto della classifica del girone tutt’altro che fenomeni”.