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Damascelli: Arrivabene ha poco da scherzare, con la sua battuta su Allegri ha ammesso di non avere soldi

Su Il Giornale. La situazione della Juventus non è critica, è terribile. Il problema non sono gli assenti ma i presenti, tutti, in campo e in sede 

Damascelli: Arrivabene ha poco da scherzare, con la sua battuta su Allegri ha ammesso di non avere soldi
Db Udine 22/08/2021 - campionato di calcio serie A / Udinese-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Arrivabene-Pavel Nedved

Su Il Giornale, Tony Damascelli definisce “una débaclè vergognosa” quella della Juventus contro il Benfica, in Champions. Ed aggiunge:

“Ha poco da scherzare Arrivabene Maurizio con battute da tifoso e non da dirigente di un club quotato in Borsa che ammette di non avere i soldi, ha poco da dire e spiegare Allegri Massimiliano un allenatore con un passato ma senza un presente e senza un futuro, ha poco da aggiungere il presidente Agnelli Andrea che non fiata se non agli azionisti e non ha rapporto alcuno con la tifoseria la quale ha disertato lo stadio e nemmeno in Champions League, per la partita d’apertura già decisiva, non ha riempito lo stadio. La situazione non è critica, è terribile, la Juventus non ha più un’anima, non ha gioco, ha ribadito limiti enormi di personalità, di tranquillità”.

Damascelli giudica anche i singoli. Come Paredes:

“è un reduce e si comprende perché i francesi gli abbiano preparato la valigia senza nemmeno salutarlo”.

Cuadrado “è all’ultima stazione”, mentre Vlahovic

“è sfiduciato, involuto, nervoso, intossicato da un football che non ha nulla a che fare con le sue caratteristiche, il suo talento, la sua potenza fisica”.

La responsabilità dei giocatori è evidente ma lo è ancora di più quella dell’allenatore, scrive, che se avesse dignità si dimetterebbe.

“Il problema non sono gli assenti ma i presenti, tutti, in campo e in sede”.

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