La sorpresa più bella è il georgiano. Il Napoli non è condannato a vincere lo scudetto, se prende la stagione con lo spirito giusto può divertire e divertirsi
Sulla Gazzetta dello Sport Luigi Garlando fa il punto sul mercato del Napoli e sul nuovo aspetto che sta assumendo la squadra di Luciano Spalletti sulla base delle indicazioni che arrivano dalle amichevoli estive, in particolare quelle contro Adana e Maiorca.
“il Napoli è uscito forte dai blocchi e poi è calato alla distanza, al netto della girandola di sostituzioni. Condizione da rifinire: ci sta, di questi tempi”.
Perdere in un colpo solo Insigne, Koulibaly e Mertens non è uno scherzo, ma ci sono diversi elementi positivi, scrive Garlando. In primo luogo Kvaratskhelia.
“In attacco, la sorpresa più bella: l’esterno Kvaratskhelia. Se i contorni del Napoli non sono definiti e il popolo mugugna, va detto che la solidità dell’impianto è stata mantenuta e che, soprattutto, s’intravvede un’ipotesi tattica molto stuzzicante, forse la squadra più verticale del torneo con la fantasia veloce di Lozano e Kvara e la corsa profonda di Osimhen. Se poi arrivasse Raspadori a giocare sotto punta (come con Scamacca), il 4-3-3 di Spalletti si trasformerebbe in un 4-2-3-1, magari meno equilibrato, ma sicuramente più spregiudicato. Il Napoli non è condannato a vincere lo scudetto. Se prende la stagione con lo spirito giusto, questa squadra può divertire e divertirsi tantissimo”.