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Tuchel: «Non ho mai chiesto la cessione di Lukaku, lui se n’è voluto andare»

Al Guardian. «Non ho mai detto a un direttore sportivo o a un presidente: “prendimi questo giocatore o me ne vado”. Boehly? Chiede sempre l’opinione dello staff tecnico»

Tuchel: «Non ho mai chiesto la cessione di Lukaku, lui se n’è voluto andare»
Porto (Portogallo) 29/05/2021 - finale Champions League / Manchester City-Chelsea / foto Uefa/Image Sport nella foto: Thomas Tuchel

Tomas Tuchel intervistato dai media inglesi dal ritiro del Chelsea. Riporta il Guardian. Parla del passato, del presente e del futuro del Chelsea. E inizia dalla fine dell’era Abramovich. E dunque dall’invasione russa in Ucraina.

«Abbiamo vissuto situazioni molto strane per un club abituato a un certo livello di organizzazione. Non sapere come arrivare a giocare una partita di Champions, non sapere se partirai in aereo, se dovrai affrontare un viaggio in pullman…  Insomma, sono stati dei momenti un po’ folli, ma è stato bello constatare che in fin dei conti ci si può adattare. Siamo viziati, certo, ma non tanto da rovinarci l’umore. Giocavamo a carte, in ritiro, guardavamo una partita insieme… tutti erano pronti ad adattarsi e fare comunque il meglio»

Tuchel è l’unico «sopravvissuto» tra le figure di spicco. La Granovskaia, Buck e Cech sono andati via.

«Non avrei mai immaginato di rimanere nel club più a lungo di Abramovich, Marina e Cech. Ora è cambiato molto. Non ce l’aspettavamo, ovviamente. Abbiamo una relazione molto intensa con Todd Boehly, che ha assunto la carica di direttore sportivo»

Il mercato. Il Chelsea ha preso Koulibaly e si è tirato fuori dalla corsa a Ronaldo che non entusiasma a Tuchel.

«Boehly chiede sempre un parere, un’opinione. Certo, ha anche giocatori che gli piacciono, così come ci sono calciatori che gli vengono offerti. Però richiede sempre di avere l’opinione dello staff tecnico, questo fa sì che ci sia una discussione vivace. Non essendoci un direttore sportivo, dobbiamo assumerci tutti un po’ più di responsabilità. Non ho mai lavorato dicendo a un direttore sportivo a un presidente: “portami questi giocatori o me ne vado”; piuttosto, c’è una specie di lista, si specifica bene quali profili si cercano, le posizioni in campo e così via…»

Sterling era il primo nome della lista.

«È un attaccante tremendo contro cui giocare, orribile. Lukaku? Non ho mai chiesto la sua cessione. Non ho mai detto di volere che andasse via. Mai. Sono sempre stato chiaro: se resta – dicevo – faremo di tutto per metterlo in una posizione migliore, per metterlo nella forma migliore, nelle condizioni di fare bene, di rilanciarsi. Sarebbe stato utile anche a me, per migliorarmi. Avremmo dovuto adattare il nostro stile di gioco. Ma Romelu ha chiarito che voleva andarsene e i proprietari l’hanno accontentato»

Il Tottenham – secondo Tuchel – sta costruendo «la squadra più forte che abbiano mai avuto». La concorrenza si allarga. Ma Tuchel non cerca scuse.

«È vero che viviamo un momento di transizione, ma non ho alcuna intenzione di usare questa cosa come una scusa. La squadra era ed è forte, vogliamo vincere tutte le partite»

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