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Passarella: «Sto bene, non ho nessuna malattia degenerativa. Ho soltanto avuto un po’ di depressione»

Alla Gazzetta: «A 69 anni e non mi sorprendo più di niente. So che nel mondo dell’informazione c’è sempre più gente che specula sulle persone famose»

Passarella: «Sto bene, non ho nessuna malattia degenerativa. Ho soltanto avuto un po’ di depressione»
Bildnummer: 01505764 Datum: 25.06.1978 Copyright: imago/Sven Simon Weltmeister Daniel Passarella (Argentinien) l‰flt sich von den Fans mit dem WM-Pokal auf H‰nden tragen; Vdia, quer, Jubel, jubeln, Siegesjubel, Fan, Fans, Fuflballfan, Fuflballfans, Zuschauer, Publikum, Pokal, Troph‰e, Weltpokal, lachen, l‰cheln, FIFA World Cup, WorldCup, Weltmeisterpokal, Weltmeisterschaftstroph‰e Weltmeisterschaft 1978, Nationalmannschaft, Nationalteam, Nationaltrikot, L‰nderspiel, Endspiel Buenos Aires Finale, Sieg, Sieger Begeisterung, Freude, Fuflball WM Herren Mannschaft Gruppenbild optimistisch Randmotiv Personen Objekte

Ieri il quotidiano argentino Olè scriveva che Daniel Passarella stava male, complice l’unione di due patologie degenerative: il morbo di Parkinson e l’Alzheimer. Ma in una intervista alla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, l’ex difensore di Sarmiento, River Plate, Fiorentina e Inter, due volte campione del mondo con l’Argentina nel 1978 e nel 1986, smentisce le indiscrezioni circolate.

«Ho 69 anni e ne ho già viste di tutti i colori, per cui non mi sorprendo più di niente. Conosco il mondo dell’informazione e so che c’è sempre più gente che vuole stupire pubblicando notizie di ogni genere, speculando soprattutto sulle persone famose. Io posso assicurare tutti, anche i tanti amici italiani che sto bene e per fortuna non ho nessuna di quelle malattie di cui non conosco nemmeno il nome. Ho soltanto avuto un po’ di depressione, questo sì, perché abbiamo attraversato tutti un brutto periodo, ma niente di più. Può succedere a tutti di essere tristi e chissà quante milioni di persone nel mondo si sono sentite depresse come me, ma da qui ad andare oltre ce ne vuole».

E’ vero che non guida la macchina da solo perché rischia di perdersi?

«Anche questa è una invenzione colossale. Io ho la mania delle auto, ne ho cinque e mi piace ancora guidarle tutte, a volte con mia moglie al fianco, ma spesso anche da solo. Hanno anche detto che non vado più a Chacabuco, il mio Paese. Altra storia, perché ci vado tutti i fine settimana, come sempre».

 

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