In poche ore sono svaniti sia Dybala che Bremer. La proprietà nerazzurra non immette più risorse nelle casse nerazzurre dalla fine del 2020.
“Forse non è tutto sbagliato, ma è sicuramente tutto da rifare”.
Lo scrive Stefano Scacchi su La Stampa, a proposito del mercato Inter, con due trattative sfumate nel giro di poche ore: prima Dybala, andato alla Roma, poi, ieri, il passaggio di Bremer alla Juventus.
Il mercato dell’Inter è bloccato da Suning che non immette fondi da tempo. E poi c’è il problema Skriniar, di cui adesso l’Inter non può più privarsi.
“In poche ore è stato vanificato l’accordo con Bremer, congelato troppo a lungo dall’attesa del rilancio del Psg per Skriniar. I dirigenti nerazzurri continuano a pensare che l’offerta di 50 milioni per Skriniar fosse troppo bassa. Ed è stato giusto attendere che i parigini salissero almeno a 60. Per questo non viene considerato un errore avere temporeggiato per favorire un ritocco verso l’alto. Anche a costo di aver perso Bremer. Nella sede nerazzurra si osserva con un certo stupore la quotazione di quasi 50 milioni data dalla Juventus al difensore centrale. Impossibile per l’Inter spingersi oltre i 30 più il cartellino del giovane Casadei. I vincoli economici imposti da Suning sono strettissimi. La proprietà nerazzurra non immette più risorse nelle casse nerazzurre dalla fine del 2020. La situazione dell’azienda di Nanchino è delicata, come succede ad altri colossi imprenditoriali cinesi”.
La sentenza proveniente da Hong Kong lo ha confermato.
“I dirigenti nerazzurri devono fronteggiare le conseguenze di queste vicende. Marotta non ha potuto rilanciare con Cairo per Bremer, dopo il mancato via libera di Zhang. E Dybala si è accasato alla Roma perché prima occorreva liberarsi dell’ingaggio pesante di Sanchez e poi vendere uno tra Dzeko e Correa. Ma le due rinunce non sono assimilabili. Dybala sarebbe stato un regalo, Bremer una necessità. Infatti, non sarà acquistato un attaccante, mentre serve un difensore, oltre a Skriniar che al momento è stato tolto dal mercato. L’Inter ha bloccato lo slovacco alla Pinetina. L’appuntamento con la cessione da 60 milioni viene rimandato: c’è tempo fino al 30 giugno 2023. Marotta conta di incassarne subito 20 dalla vendita di Pinamonti. L’attaccante andrà al primo club tra Monza e Atalanta che raggiungerà quella cifra”.