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La nuova frontiera del Napoli: la produzione televisiva delle amichevoli

L’alto costo delle partite ha finito con l’oscurare un aspetto innovativo del club che raccoglie la sfida tecnologica in vista di scenari futuri

La nuova frontiera del Napoli: la produzione televisiva delle amichevoli
Db Dimaro (Tn) 17/07/2022 - amichevole / Napoli-Perugia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia

Mettiamo per qualche minuto da parte la questione prezzo delle amichevoli del Napoli. E concentriamoci su un altro aspetto. Quest’anno il club di Aurelio De Laurentiis ha introdotto una novità significativa. È il Napoli a produrre le amichevoli estive. Le quattro di Castel di Sangro. Tutto è confezionato dal Napoli. Le riprese, la messa in onda, il segnale, la telecronaca, le interviste, i commenti. È un prodotto chiavi in mano. Del tutto innovativo. Così come è innovativa la decisione di trasmettere le partite a pagamento in diretta su Facebook (sulla pagina ufficiale del Napoli). Ed è innovativa la “filosofia” alla base delle circa tre ore di diretta. Il Napoli gioca e il Napoli produce l’evento. Anche a Dimaro è stato così, in quel caso però c’è stata solo la telecronaca di Carlo Alvino.

A Castel di Sangro il Napoli cura una vera e propria trasmissione di tre ore. Ci sono Claudia Napolitano e Luca Turco che presentano, con i Fius Gamer i ragazzi che sono diventati famosi su YouTube con i loro commenti in diretta dagli stadi delle partite del Napoli. La filosofia è vivere il calcio con leggerezza, ritrovare lo spirito del gioco, senza ansie né stati d’animo negativi. In una parola: divertirsi. Il calcio come momento di svago non come ossessione. E anche, ovviamente, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico dei più piccoli, dei ragazzi che oggi vivono questo sport in maniera distante anni luce da come avviene per gli adulti. Le interviste del fine partita sono pensate non come un momento drammatico ma un confronto simpatico sul filo dell’ironia, anche dello sfottò, potendo approfittare di un allenatore come Spalletti che da buon toscano l’ironia la maneggia con disinvoltura.

La prima partita – quella contro i turchi dell’Adana – ha avuto due confezioni diverse. Una del Napoli su Facebook, l’altra di Sky sul canale 251 della piattaforma. Dal Mallorca in poi, invece, anche Sky trasmetterà l’evento prodotto integralmente dal Napoli.

Il Napoli opta per ritiri in Italia per favorire il rapporto con i tifosi che hanno la possibilità di assistere agli allenamenti, di avere gli autografi dei calciatori. E quindi preferisce evitare le tournée all’estero e organizzare le partite a Dimaro o a Castel di Sangro. I prezzi alti hanno finito col nuocere allo stesso Napoli e fatto sì che l’innovazione televisiva – anche e soprattutto sotto il profilo organizzativo e industriale – passasse in secondo piano. Ma il Napoli ancora una volta dimostra di essere un club all’avanguardia e pronto alle sfide tecnologiche che nei prossimi anni apporteranno significativi cambiamenti alla fruizione del calcio.

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