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Audero: «Voler giocare comunque il pallone se hai cento uomini in area è un errore concettuale, non tecnico»

Alla Gazzetta: «In quel caso la vecchia palla lunga non fa male a nessuno… L’errore tecnico può capitare a tutti, quello concettuale è diverso»

Audero: «Voler giocare comunque il pallone se hai cento uomini in area è un errore concettuale, non tecnico»

In una intervista alla Gazzetta dello Sport il portiere della Sampdoria, Emil Audero, commenta l’evoluzione del ruolo dei numeri uno.

«Oggi non si vede più un portiere che non sappia giocare con i piedi, è una caratteristica che fa parte dei portieri di oggi. Poi, secondo me, l’anno scorso ci sono stati però tanti errori, anche se va distinto il concetto fra sbaglio tecnico o concettuale. Il primo può capitare a tutti, anche quando fai uno stop. Diverso è il caso se hai cento uomini in area e tu vuoi comunque giocare il pallone. Lì la vecchia palla lunga non fa male a nessuno…».

Mentalmente nota un’impostazione generale diversa dal passato nei portieri?

«Per me è giusto giocare anche sotto pressione, ma senza esagerare. Aggiungo poi che al giorno d’oggi un portiere viene allenato a queste situazioni di gioco, una volta si lavorava meno su questo. Non è solo una richiesta dell’allenatore ma del preparatore stesso dei portieri».

 

 

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