Tomori: «In Italia hanno preso l’eliminazione dai Mondiali come uno scherzo, è stato strano»
Al Guardian. «Le persone dicevano: "Beh, abbiamo perso contro un'insalata di frutta". Non si aspettavano di perdere. Scudetto? Sapevamo di potercela fare»

Db Milano 07/11/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Fikayo Tomori
«Nessuno si aspettava che riuscissimo a vincere lo scudetto. E quindi, quando l’abbiamo fatto, è stato ancora meglio. Dimostrare che le persone si sbagliavano è stato un fatto assai dolce per tutti noi. Sapevamo di potercela fare. Ibra ci aveva detto: “ragazzi, se vinciamo, tenetevi pronti perché ci sarà da impazzire”. E così è stato. Non ho mai visto nulla di simile»
Sono le parole di Fikayo Tomori, difensore del Milan, all’edizione odierna del Guardian. Gli inglesi lo presentano come un pilastro della giovanissima ma superba difesa del Milan, una squadra “unstarry” (senza stelle, a parte Ibrahimovic). Con Tomori, 24 anni, ha giocato Pierre Kalulu, 21. I terzini Davide Calabria, 25, e Theo Hernández, 24. La sua stagione gli è valsa il ritorno in Nazionale, con l’Inghilterra. Un riconoscimento importantissimo per Fikayo, che ha dichiarato di non essere rimasto scottato dalle mancate convocazioni dei mesi scorsi, ma di essere – piuttosto – concentrato su come rimanere nella Nazionale inglese. Qualcosa, non lo nega, l’ha provato a rubare dai difensori italiani.
«Ho incontrato Franco Baresi dopo l’ultima partita, ed è stato fantastico. Qui ci sono delle leggende. Il modo di difendere degli italiani può essere riassunto così: ‘Devo assicurarmi che quello che sto facendo sia corretto e che nessuno mi superi’. Hanno questo orgoglio. Ci sono piccole cose che Pioli mi dice: ‘Assicurati di bloccare una corsa, di non permettere che questo accada o che ci sia un contatto nell’area di rigore’. Sto imparando tante cose guardando Bonucci e Chiellini… loro sono molto furbi, scaltri, pratici, si capiscono le cose. In Italia arbitri fischiano molto di più, quindi non si può entrare o, se lo si fa, si deve affrontare correttamente. Bisogna stare in piedi e nelle posizioni giuste per poter riconquistare la palla e non fare falli».
Racconta anche la finale degli Europei, vista da Milano.
«Era difficilissimo guardare i rigori senza abbassare los guardo. Ero nei pressi del Duomo e, in un certo senso, è stato bello vederli festeggiare. È stato motivante per me»
L’Italia non andrà ai Mondiali.
«Tonali e Florenzi erano col gruppo dell’Italia e la gente – quando l’Italia ha perso lo spareggio – gli portava le macedonie di frutta al campo di allenamento a Milanello. Le persone dicevano: “Beh, abbiamo perso contro un’insalata di frutta”. L’hanno presa quasi come uno scherzo, è stato strano. Semplicemente non si aspettavano di perdere»