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Sentite Calhanoglu: «Perdemmo il derby per colpa di Inzaghi, sostituì me e Perisic» (poi la retromarcia)

Dalla Turchia: «L’Inter è molto più forte del Milan. Ibrahimovic? Ha 40 anni, si comporta come uno di 18. Non ha dato alcun contributo allo scudetto del Milan»

Sentite Calhanoglu: «Perdemmo il derby per colpa di Inzaghi, sostituì me e Perisic» (poi la retromarcia)
Db Milano 19/04/2022 - Coppa Italia / Inter-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Hakan Calhanoglu

Altro che le polemiche napoletane per l’intervista non autorizzata concessa da Politano in vacanza, Calhanoglu ha parlato dalla Turchia e ha totalmente dimenticato la massima di Benitez “il calcio è bugia”. Ha preso un antidoto contro l’ipocrisia e ha rilasciato un’intervista che mette nero su bianco le responsabilità per il mancato scudetto dell’Inter.

Penso di aver contribuito positivamente al rendimento della squadra. Sono molto felice all’Inter e la squadra sta bene. Al Milan nessuno gridava il mio nome, all’Inter sì, lo fanno anche mentre mi sto scaldando per entrare.

L’Inter è molto più forte del Milan, abbiamo perso il derby perché improvvisamente al 75′ io e Perisic siamo stati sostituiti. Eravamo avanti e abbiamo perso. L’allenatore ha delle responsabilità in quella partita. In Coppa invece li abbiamo battuti per 3-0.

Bum. Calhanoglu ha parlato a Tivibu Sport.

“Purtroppo non abbiamo rivinto lo scudetto e lo ha vinto invece la mia ex squadra. Qualcuno ha anche insinuato che fosse colpa mia. Il prossimo campionato vogliamo vincere, stanno arrivando ottimi giocatori”.

Alle provocazioni di Ibrahimovic, Calhanoglu risponde così:

“È un uomo di 40 anni, io non farei niente di tutto ciò alla sua età, non ha 18 anni. Gli piace essere sempre al centro dell’attenzione. Lui non ha dato alcun contributo per lo scudetto del Milan, non ha quasi mai giocato. Fa di tutto per attirare l’attenzione dei tifosi. Non mi interessa ciò che dice, è una persona che mi ha chiamato spesso per uscire insieme da quando siamo entrambi a Milano. Lo rispettavo, per me è sempre stato così. Non gli rispondo, meglio non rispondergli”.

Poi, la solita retromarcia.

“Evidentemente alcune mie parole sono state mal interpretate: non ho mai criticato nessun allenatore, figuriamoci Inzaghi che è un grande tecnico e che mi ha voluto fortemente all’Inter e dato fiducia. Abbiamo vinto due trofei, è tanto merito suo”.

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