«Non capisco gli allenatori che prendono sempre appunti: è la lista della spesa? Dopo vanno al supermercato?»

Neil Warnock, il tecnico delle promozioni in Inghilterra, al Telegraph: "Un'altra cosa che non sopporto sono i giocatori che si isolano con le cuffie e non fanno autografi"

Sarri prende appunti

Neil Warnock ha conquistato in Inghilterra più promozioni di qualsiasi altro allenatore. Con otto squadre diverse. Uno specialista di lunghissimo corso, uno di quei gran personaggi del calcio anglosassone. Sta per ritirarsi, ma in pochi gli credono. Il Telegraph l’ha intervistato, e tra decine di ragionamenti e aneddoti, lancia una frecciata mica male agli moderni allenatori che prendono appunti su appunti in panchina, durante le partite.

“È la loro lista della spesa? Andranno da Tesco dopo la partita? Cosa succede se non riesci a ricordare certe cose durante l’intervallo?”

Del calcio moderno un’altra cosa che non sopporta sono i cellulari, e i selfie: “E anche i giocatori che indossano grandi cuffie quando scendono dall’autobus e non firmano mai autografi”. Da bambino Warnock ha aspettato sotto la pioggia dopo una partita un giocatore dello Sheffield United. Quando il suo alla fine è comparso, Warnock è stato snobbato. “Avevo aspettato tutto quel tempo e lui è scappato, ho pianto a squarciagola. I selfie mi infastidiscono, ma li faccio a meno che non sto mangiando con la mia signora. Non penso che sia un lavoro ingrato, dà piacere ai bambini ed è un ricordo speciale. Non credo di aver mai detto di no a nessuno per un autografo o una foto”.

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