Nadal l’extraterrestre con la racchetta
A 36 anni vince il suo 14esimo Roland Garros e forse annuncerà il ritiro. Incarna l'essenza dello sport. Nessuno ha vinto 22 Slam come lui. Ha via via conquistato anche i più scettici

Roma 16/05/2019 - Internazionali BNL d'Italia / foto Antonietta Baldassarre/Insidefoto/Image Sport nella foto: Rafael Nadal
Rafael Nadal ha vinto il suo quattordicesimo Roland Garros. E probabilmente l’ultimo. Tra poche ore, così si mormora, potrebbe persino annunciare il suo ritiro. Oggi ha annichilito in finale il norvegese Ruud: 6-3 6-3 6-0. Con un parziale finale di undici games a zero per lo spagnolo.
È impossibile dire qualcosa di originale di Nadal. Un atleta, un fuoriclasse, che incarna l’essenza dello sport e dell’applicazione. L’etica del lavoro. Sempre corretto con l’avversario. Mai arrendevole. Mai. Una capacità di concentrazione e una tenuta mentale da extraterrestre. Fare un punto contro Nadal equivale a farne tre contro qualsiasi avversario. Nadal ha segnato la storia dello sport, non solo del tennis. Ha sempre avuto una condotta esemplare, un perenne esempio per i più piccoli.
Ha via via conquistato anche gli scettici. Si è progressivamente trasformato da “semplice” e noioso (per modo di dire) terraiolo in una leggenda. Nessuno fin qui ha vinto il suo numero di Slam: 22 su 31 finali. Gli ultimi due proprio quest’anno, in Australia e in Francia, a 35 anni e mezzo e 36.
Gli ultimi suoi anni sono stati particolarmente duri. Il dolore al piede è diventato insopportabile e lo costringerà a fermarsi.
Senza Nadal, e con Federer alle porte del ritiro, il tennis chiude una parentesi indimenticabile. Senza dimenticare Djokovic, ovviamente. Indimenticabile la finale di Wimbledon del 2008 vinta in cinque set contro lo svizzero.