POSTA NAPOLISTA – Nettamente il miglior dell’Italia nonostante fosse un corpo estraneo. Occorre fare la scelta giusta per non perdere un anno
Seguo il calcio giovanile, ma non le selezioni nazionali che non sono meritocratiche. Se non provieni da determinate squadre, non vieni convocato. Non mi ha stupito che Gaetano esordisse nell’Under 21 a 22 anni suonati quando a 19 già aveva giocato in Champions League. Ho derogato in occasione dell’Europeo di categoria solo per vedere Ambrosino in un contesto internazionale. La mia prima impressione è che fosse un corpo estraneo, del resto non ha fatto la trafila nelle nazionali minori e il commissario tecnico ha corroborato la mia tesi tirandolo fuori regolarmente dopo una oretta di gioco. L’aspetto più importante è che, pur brillando di luce propria perché non inserito nel contesto, si è rivelato di gran lunga il giocatore migliore tra tutti i convocati azzurri in cui si sono distinti per povertà tecnica non pochi elementi.
Il procidano è forte e si farà, ma adesso occorre che la dirigenza scelga in maniera oculata la sua prossima destinazione. Occorre trovargli una sistemazione in una squadra di B con ambizioni di vertice e che lo metta al centro del progetto. Solo in questo modo potrà mostrare le sue qualità, sbagliare scelta significherà perdere un anno e ritardare la sua maturazione.
