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Almeno fateci salutare Mertens al Maradona

Il marcatore più prolifico della storia del Napoli non può dirci addio con un apatico messaggio sui social

Almeno fateci salutare Mertens al Maradona
Empoli 24/04/2022 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Image Sport nella foto: Dries Mertens

L’ultimo giorno di Dries Mertens sotto contratto con il Napoli. Le strade probabilmente si separeranno ma in questo modo è davvero triste. La società ha le sue ragioni, chi fa impresa ha sempre il diritto di scelta anche andando freddamente contro debiti morali, considerazioni sentimentali, umori generali però il pallone, ‘O PALLONE, non è un fatto freddo. Non lo è mai stato a Napoli e non lo sarà mai! Il calcio da queste parti è uno stato d’animo una ricerca continua di illusione, una drammatica esigenza di riscatto e dunque chi più di Dries ha rappresentato questo sentimento? Merita un’altra uscita di scena, il recordman della storia del calcio Napoli non può salutarci tramite un apatico messaggio social. Non possiamo permetterci di perdere, ancora una volta, la memoria, il valore della memoria. Un uomo come Dries può rappresentare anche il futuro societario, una lungimirante figura di collante tra spogliatoio e dirigenza che in questi anni è mancata come il pane.

Senza cadere nella consueta piaggeria sul nome del figlio, la snervante deduzione che poiché ama la città debba per forza restarci, la chiave non è questa anche perché svilirebbe ciò che Mertens è stato per il Napoli e quello che il Napoli e Napoli hanno ricevuto da Mertens. Goal, assist, leadership, successi, nove anni intensi di lavoro e attaccamento. Dries è l’ultimo scoglio di un mare che pare voler rompere gli argini per sfociare in una contestazione dannosa e svilente. La società ha messo in conto tutto questo, ha deciso di cambiare il corso della sua storia, rivoluzionare uno spogliatoio che, effettivamente, si è consumato tra delusioni all’ultima curva, ammutinamenti, e perdita di obiettivi.

Tuttavia, Dries Mertens non può lasciarci con un semplice “arrivederci e grazie di tutto” ma deve quantomeno avere lo Stadio Maradona per una notte tutto suo, deve avere fino all’ultimo la consapevolezza di una tifoseria grata a lui come calciatore, come uomo, come pezzo di storia.

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